I collettivi contestano il ministro Profumo a Roma Tre

Protesta dei collettivi studenteschi di Roma Tre contro il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. Il ministro, recatosi nella capitale in occasione della cerimonia ufficiale per l’inaugurazione dell’anno accademico, non ha ricevuto una buona accoglienza. I motivi principali della protesta sono l’ingresso dei privati nelle università e la possibilità dell’abrogazione del valore legale dei titoli di studio. 

La facoltà di Lettere è stata il teatro delle contestazioni: un folto gruppo di studenti, muniti di striscioni e trombette, ha accolto l’arrivo del ministro e dell’altro cerimoniere d’eccezione, Romano Prodi, urlando slogan contro l’ingresso dei privati nell’università e contro le ultime decisioni del governo. “C’è Profumo di austerity”, “Prestito d’onore uguale regalo alle banche”, “L’eccellenza è pubblica, laica e di massa”; questi gli slogan più gettonati all’arrivo del ministro.

Oltre ai gruppi di studenti che hanno protestato più o meno platealmente, altri studenti hanno consegnato le loro richieste direttamente al ministro, sottoforma di lettera. Sono questi gli appartenenti al gruppo “Ricomincio dagli studenti”, che ha scritto al ministro per chiedergli “di fare chiarezza sull’opinione sua e del governo al riguardo e di scongiurare le conseguenze nefaste che ciò avrebbe sul futuro dei giovani e dell’intero Paese. Gli studenti reputano infatti del tutto incomprensibile un provvedimento del genere che andrebbe a creare una netta separazione tra pochi atenei di serie A e molti atenei di serie B rischiando tra l’altro di sdoganare ancora più le università telematiche e le fabbriche di titoli”.

La questione è molto sentita da tutto il mondo studentesco e il rischio, nel caso si decidesse di operare la riforma sul valore legale della laurea, è quello di veder sfumare tutte le proprie fatiche a causa di una legge che sembra essere sostanzialmente iniqua. “Una tale decisione, tra l’altro, verrebbe presa in aperto contrasto con la logica di valorizzare l’intero sistema universitario e di promuovere contemporaneamente un confronto aperto con tutto il mondo accademico”, conclude la lettera degli studenti.

Gli studenti chiedono anche il ritiro dei tagli al Fondo di finanziamento ordinario e alle risorse per le borse di studio. In questo momento, moltissimi ragazzi vincitori di borse di studio non sono messi in condizione di poterne usufruire, in quanto i tagli operati dal precedente governo hanno prosciugato tutte le risorse. Infine, quello che gli studenti chiedono è “una netta presa di posizione del ministro sulla Riforma Gelmini e l’inizio di un confronto reale con gli studenti”. Ora la parola passa a Profumo.

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