Mostra fotografica: Il popolo del vento – Rom a Milano

Una realtà che siamo abituati a vedere vivere sempre ai margini della nostra attenzione, parliamo delle comunità Rom accampate in tutte le nostre città e che vivono in accampamenti di fortuna, spinti forse più dalla loro cultura e tradizione, che a noi appare inconcepibile poiché apparteniamo ad un modo di vivere sicuramente diverso. Oggi parliamo di un evento fotografico che narra la vita di questa popolazione, nello specifico di una mostra fotografica: Il Popolo del Vento.

Questa racconta tramite le immagini catturate dalla macchina fotografica di Valter Molinaro, che ha trascorso due intere giornate nel campo di una popolazione Rom di Milano, le celebrazioni di due matrimoni di altrettante giovani coppie, vissute all’interno del campo con i festeggiamenti che iniziano fin dal primo mattino, per terminare poi a notte fonda.

Le fotografie raccontano i vari tratti di questo popolo, raccolti non solo nella differenza linguistica ma anche nelle tradizioni culturali e geografiche della popolazione che vive il rito del matrimonio con usanze e modi caratteristici. In verità si evince che non esiste una vera celebrazione particolarmente sfarzosa tipica della cultura; si tratta di assistere ad un tratto di vita vissuto che genera la nascita di altre due famiglie all’interno di una grande comunità. Il campo Rom in oggetto è quello di Via Triboniano nella zona nord ovest della città di Milano, anche se in realtà adesso questo non esiste più in quanto è stato sgomberato per realizzare altre strade utili al raggiungimento del luogo in cui è sito l’EXPO 2015.

L’inaugurazione della mostra fotografica “Il Popolo del Vento” avverrà mercoledì 8 febbraio 2012 presso il Centro Medico Santagostino di Milano che si è offerto di ospitare questo evento particolare nel suo genere. Le fotografie della mostra fotografica saranno trasmesse tramite un caleidoscopio, il tutto per rendere ancora più enfatizzato quanto imprigionato dalle stesse immagini.

Ciò che rimane unico e immutato sono comunque gli sguardi e le espressioni del viso che sono e rimangono quelle originarie, vere e reali. La mostra fotografica si potrà visitare fino al 17 marzo 2012.

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