Nintendo: un 2011 di declino

Il 2011 è un anno da dimenticare per Nintendo: l’azienda, infatti, chiude non solo in perdita, ma anche con cifre ancora più nere rispetto a quelle che si era prospettata.

Secondo quanto riportato dall’azienda, si è assistito a un calo del 61% dei profitti solo nell’ultimo trimestre dell’anno, con una perdita di 630 milioni di dollari (un dato tragico se pensiamo che i profitti dello stesso periodo del 2010 erano stati di ben 635 milioni di dollari). Come dice lo stesso Satoru Iwata, “Si tratta del peggior risultato della nostra storia”, e aggiunge che “Lo yen troppo forte-continua- e il crollo dei consumi in Europa ci hanno penalizzato”.

Se esaminiamo la situazione annuale, il calo di vendite rispetto al 2010 è di solo 31 punti percentuali. Ci chiediamo, dunque, quali siano le cause di un tale disastro, crisi finanziaria esclusa.

Nintendo incolpa Wii e 3DS. La console casalinga, infatti, avrebbe riscontrato una diminuzione di profitti in quanto è oramai considerata una console superata: con l’ombra della nuova Wii U in arrivo entro la fine del 2012, è inevitabile che il prezzo del dispositivo calino, facendo diminuire i profitti. Inoltre Wii ha venduto (a prezzo inferiore rispetto al 2010) “solo” 10 milioni di unità, invece dei 12 previsti.

Per quanto riguarda il 3DS, la sua “colpa” è dovuta alla drastica riduzione di prezzo attuata lo scorso Agosto: se, da un lato, ha permesso di aumentare il numero di dispositivi venduti, dall’altro questi non sono stati sufficienti per risanare le perdite.

Ma la “colpa” del calo di vendite va ricercato anche nel successo sempre più crescente dei dispositivi Apple, multifunzionali, permettono anche di videogiocare a titoli interessanti non solo per i casual gamers.

Come sarà il 2012 per la grande N? Wii U, su cui l’azienda punta per risollevare le sue sorti, sarà in grado di adempiere alla sua missione?

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