Never Dead Recensione

Il 3 Febbraio arriverà sugli scaffali del nostro negozio di videogiochi preferito NeverDead, titolo sviluppato da Rebellion per Ps3 e Xbox360 e distribuito da Halifax. Il gioco in questione presenta il solito mix di azione ed elementi sovrannaturali uniti all’immortalità del protagonista. L’idea dell’immortalità del protagonista che guideremo durante l’avventura è già stata introdotta un annetto fa nel videogioco Knight Contract, che tra l’altro non ha conosciuto molta fortuna, ma è stata arricchita da elementi aggiuntivi che approfondiscono maggiormente il gameplay.

Bryce Boltzmann è un cacciatore di demoni immortale che lotta contro l’esercito infernale guidato da Astaroth. Il gioco prende il via in una ambientazione medievale molto ispirata popolata da demoni di ogni sorta che potremo macellare a suon di colpi di pistola sapientemente adoperate dal nostro compare accompagnato dalla sua amica cacciatrice Cypher. Dopo poco però verremo sbalzati di 500 anni in una metropoli, completamente sfregiati, dove conosceremo la nostra compagna di avventure e palla al piede del futuro: Arcadia. Arcadia, infatti, è si una cacciatrice di demoni ma non è immortale come noi per cui saremo cotretti a proteggerla ad ogni costo pena il gameover.

La vera chicca del gioco sta’ nel fatto che potremo perdere pezzi durante i combattimenti. I demoni potranno staccarci un braccio, una gamba o l’intero tronco, in questo ultimo caso controlleremo la testa che di Bryce per farla rotolare fino a dove si trovano i nostri resti per ricomporci. Se aspetteremo, invece, ci rigenereremo comletamente. L’unico modo per venir sconfitti sarà quello di essere ingurgitati da un grandbaby, demone sferico presente con costanza nei livelli che potrà digerirci nel loro stomaco in eterno. Purtroppo gli sviluppatori hanno inserito delle features che ammazzano completamente le difficoltà del gioco come appunto la possibilità, una volta che si viene mangiati dal gradbaby, di risolvere un Quick Time Event per venire rigurgitati all’istante. Tutti i boss non saranno mai in grado di ucciderci completamente ma solo di farci a pezzi, agli antipodi di Dark Souls insomma. La possibilità di essere smembrati si tramuta nella possibilità da parte nostra di utilizzare il corpo come un’arma previa l’acquisizione della specifica abilità al costo di XP. Potremo inoltre prendere fuoco o caricarci di energia elettrica in modo da aggiungere danno elementale ai nostri attacchi che potranno essere anche potenziati tramite uno specifico menù.

La storia di NeverDead si dipanerà attraverso nove livelli di gioco per un totale di circa otto ore di gameplay a difficoltà normale. Il doppiaggio in lingua inglese è ottimo con battute pungenti che strapperanno più di qualche risata, peccato per i sottotitoli in italiano non sempre azzeccati. Un elemento da evidenziare è sicuramente la possibilità di distruggere quasi tutto quello che c’è nell’ambiente di gioco. Questo ci permetterà di aggiungere ulteriori danni ai nostri attacchi visto che potremo far crollare addosso ai nostri nemici praticamente tutto il mondo di gioco.

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