Soldi Margherita, Lusi: “Mi assumo le responsabilità di tutti”

Luigi Lusi, ex tesoriere del partito “La Margherita”, ha confessato di aver sottratto al partito 13 milioni di euro. La Margherita, il partito guidato da Francesco Rutelli, è stato sciolto nel 2007. Lusi, che ne era il tesoriere, ora è accusato di appropriazione indebita aggravata.

L’ex tesoriere e senatore del Pd ha dichiarato, di fronte al procuratore aggiunto Alberto Caperna e al sostituto procuratore Stefano Pesci, di essere colpevole e di volersi assumere tutte le responsabilità: «Sono qui a prendermi le responsabilità di tutti», ha riferito nell’interrogatorio. I pm hanno poi insistito per sapere da Lusi chi fossero esattamente “i tutti” di cui parlava. L’indagato ha preferito non continuare nella sua confessione, dimostrando però l’intenzione di restituire una parte dei fondi spariti dalle casse del partito.

Intanto, i movimenti bancari partiti dal conto della Margherita, sono stati tutti tracciati, dal primo all’ultimo. Da quanto ne risulta, Lusi ha effettuato, nel corso di due anni, 90 bonifici da 144mila euro ciascuno. Il tesoriere ha spostato prima i soldi sulla società TTT srl, riconducibile a lui, per poi spenderli liberamente. Prima una casa vicino a Campo de Fiori, poi  dei soldi versati alla società “Paradiso immobiliare”, ancora dei soldi alla società canadese “Luigia ltd”, infine anche dei versamenti ad uno studio di archietettura che porta il nome di sua moglie.

La segnalazione dei movimenti bancari sospetti è arrivata direttamente da Unicredit, che ha avvisato l’Ufficio di Bankitalia di quello che stava succedendo. A insospettire i funzionari della banca è stata la velocità con la quale sono state effettuate tutte le movimentazioni. Adesso il caso è di dominio pubblico, ma Lusi già da qualche giorno sta patteggiando con il legale della Margherita, Titta Madia, per la restituzione al partito di una parte dei fondi sottratti: si parla di 5 milioni di euro, a fronte dei 13 totali che sono spariti.

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