Neil Young: Steve Jobs ascoltava la musica in vinile

Notizia sconvolgente che viene da Los Angeles e a darla è il cantautore canadese Neil Young. In occasione della conferenza stampa D: Dive into Media, un focus on su quello che sarà il futuro dell’industria dei media, Young svela:“Steve Jobs è stato un pioniere della musica digitale e la sua eredità è enorme. Ma quando tornava a casa, lui ascoltava solo musica in vinile.

E’ un po’ come quando entri a fondo nella vita di un’artista e magari scopri che la sua allegria e vitalità vengono fuori unicamente sul palco, mentre nel privato si rivela essere la persona più timida del mondo: il  re dell’innovazione, il visionario che ha dato vita ad una musica trasportabile, scaricabile e alla portata di tutti in realtà amava concedersi un sano relax ascoltando la sua musica preferita su mezzi vintage e raffinati come il vinile. Inutile dire che anche i suoi gusti musicali erano raffinatissimi: Bob Dylan, Rolling Stones, Beatles

Neil Young si è lasciato a questa rivelazione per introdurre il discorso sulla qualità ed economicità della musica, sottolineando che gli Mp3 restano comunque dei file che per quanto leggeri non rendono giustizia alla qualità delle registrazioni in studio. Con Jobs infatti, prima della prematura scomparsa, stavano lavorando proprio alla creazione di un file che rispondesse a questa esigenza, per conservare il 100% della qualità riprodotta dal suono.

In realtà c’è da dire che per quanto sia comprensibile e veritiero il discorso di Young, resta tuttavia piuttosto riservato a veri intenditori perchè in realtà non sono molti ad accorgersi di questa differenza. Inoltre la creazione di un file diverso dall’ Mp3 probabilmente richiederebbe maggior tempo di scarico, oltre alla possibilità che i prezzi per un singolo brano o album potrebbero aumentare: in quel caso il formato Mp3 resterebbe sempre incontrastato.

Il rocker però confessa a malincuore che il progetto sembra essere molto lontano dalla realizzazione: ci sarebbe bisogno di un “riccone” e di un grande esperto nel campo, e Job sembrava essere l’unico all’altezza del compito. Ma d’altronde di geni, soprattutto oggi, ne nascono davvero pochi.

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