Cessione del quinto dello stipendio: cos’è e chi può richiederlo

Pensionati e lavoratori dipendenti presso aziende medio/grandi con contratto a tempo indeterminato possono richiedere una particolare forma di prestito personale “veloce”, denominata “Cessione del Quinto”.

La cessione del quinto dello stipendio è una forma particolare di prestito personale che garantisce ad alcuni lavoratori dipendenti e pensionati di usufruire di un prestito a tasso fisso, di durata massima di 120 mesi, ossia 10 anni, con rate mensili pari ad una trattenuta di un quinto del proprio stipendio o pensione. La trattenuta viene effettuata direttamente dal proprio datore di lavoro o dall’azienda presso cui il lavoratore svolge la sua mansione ordinaria, che è obbligata ad accettare tale istanza. La sua unica responsabilità è però quella di fare da tramite tra colui che richiede il prestito e l’istituto finanziario, fino al termine del rapporto di lavoro. Nel caso in cui il richiedente di tale tipologia di prestito sia un pensionato, tale trattenuta è effettuata dagli Enti Pensionistici competenti che fanno da meditazione tra il richiedente del prestito e l’istituto o società finanziaria atti a tale scopo.

Questa tipologia di finanziamento veloce – così come impongono le leggi che lo regolano (DPR 180 del 1950 e legge 80 del 14 maggio 2005) – è integrata con due polizze assicurative che servono a coprire due tipi di rischi:

  • il rischio morte, con una polizza sulla vita che garantisce l’estinzione del debito in caso di morte del richiedente, evitando così spiacevoli sorprese per gli eredi, caricandoli di indebitamenti futuri;
  • il rischio impiego, che interviene in caso di licenziamento del debitore, divenendo garanzia per l’istituto stesso a cui è stato richiesto il prestito con la cessione del quinto.

I casi particolari dei soggetti che richiedono la cessione del quinto vengono studiati dall’istituto finanziario prescelto o da una società affine, che proporrà agli stessi i modi e tempi in cui il prestito potrà essere loro concesso. Ad essere esclusi da questo studio sono i lavoratori autonomi, perché sprovvisti di un entrata fissa mensile e i lavoratori con contratto a tempo determinato.
Per poter usufruire della cessione del quinto quindi il soggetto richiedente dovrà avere almeno una delle seguenti caratteristiche:

  • lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato presso un’azienda medio/grande;
  • neo-lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato presso un’azienda medio/grande (con importo basso e tempi brevi di estinzione del prestito);
  • pensionato al di sotto dei 90 anni (con tempi di estinzione che non devono superare il compimento del 90esimo anno).

Anche alcuni tipologie di soggetti segnalati come cattivi pagatori possono accedere alla cessione del quinto, perché – a garantire l’estinzione del prestito – è la quota di salario mensile trattenuta in sede di busta paga dal datore di lavoro, ma ovviamente sarà l’istituto stesso a studiarne il caso particolare ed esporre al soggetto interessato le modalità e i tempi dell’eventuale concessione.

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