Monti e le olimpiadi 2020: troppe incognite

La candidatura di Roma come capitale dei giochi olimpici del 2020 sembra ormai sfumata. Nelle prossime ore è previsto un incontro del premier con il presidente del Comitato organizzatore di Roma 2020, Mario Pescante, il presidente del Coni, Petrucci, e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Proprio Alemanno aveva annunciato ieri un incontro con Monti, poi smentito in serata direttamente da Palazzo Chigi, con una nota ufficiale. Ora pare, infine, che Monti si sia deciso a tenere l’incontro entro le prossime ore. Il termine ultimo per la candidatura di Roma è domani, entro la mezzanotte.

La risposta di Monti alla candidatura di Roma pare che sarà negativa. Infatti, le incognite che riguardano l’organizzazione delle olimpiadi restano troppe e i costi sembrano essere troppo gravosi da affrontare per un Paese come il nostro, già di per sè in crisi. L’esempio che è circolato di più in questi giorni è quello di Atene 2004, edizione in cui la Grecia dovette sborsare il doppio delle spese, rispetto a quelle preventivate dal Comitato organizzatore.

Le voci a favore delle olimpiadi non mancano: Aurelio Regina, presidente di Unindustria, ha dichiarato: «Entro poche ore il governo deciderà se ancora possiamo sperare di concorrere per le Olimpiadi, un grande sogno non solo sportivo ma anche di sviluppo. Se il governo lo negherà, negherà un pezzetto di quella crescita che auspica». Anche il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, crede che le olimpiadi siano una sfida da affrontare: «Sin dal primo momento abbiamo sostenuto la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020. Consideriamo questo appuntamento non come una spesa, bensì come un investimento per l’intero Paese, un’opportunitá che può permettere all’Italia un forte rilancio di fronte al mondo intero».

Altre voci però, che sembrano la maggioranza, auspicano che Monti decida di rifiutare la candidatura della Capitale. Antonio Di Pietro, leader dell’Idv, ha ammesso che le Olimpiadi rappresentano un fattore di crescita, ma propone che le spese vengano sostenute da privati: «Chi paga queste Olimpiadi? È meglio farle che non farle, ma farle fare a persone pulite e con capitali privati. Bisogna fare attenzione, la prima cosa a cui bisogna pensare non è cosa fare di bello ma cosa bisogna evitare. Perchè‚ alla fine i soldi ce li rimette sempre lo Stato».

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