Emma Marrone vincitrice di Sanremo 2012

Alla fine la più quotata alla vittoria dai bookmaker si è portata a casa la statuina di Sanremo: Emma Marrone vince il 62esimo Festival della canzone italiana con il brano “Non è l’inferno”, un testo molto vicino alla nostra realtà e alle vicissitudini che interessano il mondo attuale e non solo l’Italia.

Il brano è stato scritto da Francesco Silvestre, voce dei Modà: quello con Emma sembra essere un intenso sodalizio, che trova conferma anche quest’anno proprio a Sanremo e nuovamente perchè l’anno scorso Emma insieme ai Modà fu vicinissima alla vittoria.

Un Emma emozionatissima ha ritirato il premio ed esibendosi in una performance, che si potrebbe definire la migliore di tutte e cinque le serate. C’è da osservare che di tutti i giovani vincitori di talent e che sono riusciti a bissare anche a Sanremo, forse Emma è apparsa la più vera di tutti. A differenza di molti di loro, la cantante leccese ha deciso di portare un brano che parli di attualità piuttosto che affidarsi ad una canzone d’amore classica ed è per questo che per lei non può che rappresentare una doppia vittoria.

E’ la seconda volta che al Festival trionfa una canzone che si soffermi a raccontare delle noste vite, e meno sui sentimentalismi: un segnale rilevante, che testimonia quanto la musica con la sua potenza possa farsi carico di temi più scottanti e vicini al nostro presente. Sicuramente la fortuna del testo di Emma è stato anche quella di saperlo portare a Sanremo al momento giusto, ma se è stato concesso ad sacro come Vecchioni, perchè non concederlo ad una giovane come Emma che forse riuscirà a riscattare la nomea non sempre positiva dei talent show.

Alla finale arrivano anche Arisa, quest’anno amatissima con la sua “La notte” che vince il Premio Sala Stampa, e Noemi con “Sono solo parole”. Bellissimo l’abbraccio finale tra le tre artiste, uno dei momenti sicuramente più belli di un Festival che non ha suscitato poche polemiche anche quest’anno. Il Premio della Critica va a “Il Pallone” di Samuele Bersani, premio che non può che starci a pennello, e che riscatta lo scetticismo del cantautore bolognese che era restio a partecipare al Festival.

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