Inter, che beffa: il Marsiglia passa allo scadere

Sembra non avere fine il momento nero dell’Inter. I nerazzurri perdono in extremis la gara d’andata degli ottavi di finale in Champions League, contro un Marsiglia che è parso, durante l’incontro, abbastanza abbordabile.

Ranieri smentisce le sensazioni della vigilia rinunciando al 4-4-2, optando per il rombo con Sneijder trequartista in appoggio a Zarate (che ha compiti di copertura sulla sinistra) e Forlan. Deschamps presenta invece un 4-2-3-1 con Brandao unico riferimento offensivo ed il trio Amalfitano – Valbuena – André Ayew sulla trequarti.

La squadra di casa tenta di fare sin da subito la partita, gestendo il possesso palla nella metà campo dell’Inter, che però sa ripartire bene sulle fasce, trovando spesso scoperta la difesa francese. La palla gol più grossa di tutto l’incontro dei nerazzurri arriva infatti all’11’ con Forlan, che tocca sotto porta su assist da sinistra di Cambiasso, ma trova la splendida parata di Mandanda a negargli il gol. L’altra grande occasione interista ce l’ha Zarate, che da buona posizione calcia però centralmente.
Il Marsiglia del primo tempo si produce in un possesso senza sbocchi e qualche conclusione dalla distanza che non fa sporcare i guanti a Julio Cesar.
La squadra di Ranieri, che nell’intervallo sostituisce l’acciaccato Maicon con Nagatomo, controlla il ritmo del match, che si abbassa ancor di più nella ripresa. Il tecnico testaccino toglie un deludente Zarate, spesso troppo impreciso con il pallone tra i piedi, inserendo la corsa ed il dinamismo di Obi e passando al 4-4-1-1. Chivu, diffidato, viene ammonito e salterà la partita di ritorno, mentre Stankovic non riesce a sfruttare una mischia in area calciando debolmente. Negli ultimi minuti, Deschamps prova a dare più freschezza in avanti con l’ingresso di Jordan Ayew, sebbene sia il fratello André a convergere spesso al centro, raccogliendo i cross dalle fasce. È un cattivo presagio: nell’ultimo dei tre minuti di recupero, Chivu si dimentica del ghanese, lasciandolo libero di colpire di testa sul corner e segnare l’1-0.

È una beffa. Il prossimo 13 marzo all’Inter servirà una grande gara per ribaltare il risultato. Con il rimpianto di non aver osato un po’ di più al Velodrome.

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