8 marzo Festa della Donna: FIRA lancia un progetto per sostentamento e ricerca

L’8 marzo la festa della donna che si celebra in tutto il mondo, una giornata per ricordare il valore della donna e dei suoi diritti. Parliamo anche del diritto alla salute. Abbiamo parlato di numerosi eventi atti a tutela della donna con diversi enti che si sono adoperati per tutelare la salute della donna soprattutto celebrando la prevenzione. In numerosi enti ci sarà possibilità di eseguire screening gratuito contro il tumore al seno e le varie forme di patologie oncologiche femminili.

Segnaliamo anche la FIRA, che ha scelto la giornata dell’8 marzo per promuovere al mondo la loro volontà di adoperare € 200.000 per la ricerca. La FIRA è la fondazione italiana per la ricerca sull’artrite senza scopo di lucro.

Sono numerose, migliaia le donne che soffrono di artrosi e di altre malattie similari, che spezzano la vita sociale di milioni di donne nel mondo. Non solo l’artrite reumatoide ma, anche l’osteoporosi, e altre 200 mila forme di connettiviti come il lupus, e altre ancora, per non parlare dei numerosi casi che si registrano in età pediatrica.  La FIRA ha scelto questa giornata per festeggiare la donna con la ricerca utilizzando la cifra sopra citata, affinché si possano individuare altre forme terapeutiche da applicare per la cura di tutte le malattie reumatiche, che tendono a colpire maggiormente l’universo femminile. Per quest’occasione la FIRA ha scelto di far tramandare tramite i social network una sorta di biglietto di auguri, affinché venga sensibilizzato il mondo verso questo tipo di problematiche, che spesso sono ignorate e ancorate in un angolo.

Queste patologie rovinano la qualità della vita delle pazienti che soffrono di questo genere di malattie reumatiche; ad un certo punto queste donne non riusciranno più a lavarsi, a vestirsi e ad avere una vita sociale “normale”. Tutti effetti che possono far cadere la donna malata in un’alta forma di depressione.

Questi fondi sono così utilizzati per poter dare a queste donne e alle sfortunate future pazienti, la vera possibilità di combattere questa malattia in modo più deciso e risoluto. La ricerca può senz’altro aiutare le future terapie ma, anche la capacità di individuare la strada della prevenzione.

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