Dopo “Questa politica è uno schifo” il Pdl azzanna il ministro Riccardi, e lui (purtroppo) si scusa

Giornata animata quella di ieri, tutta segnata dalle bizze del Pdl e dei suoi maggiori rappresentanti. L’annullamento del vertice convocato dal premier Monti con i leader della maggioranza, a Palazzo Chigi, e snobbato da Angelino Alfano, ha innescato una lunga scia di polemiche che oggi pare concentrarsi sulla figura del ministro della Cooperazione. Commentando l’accaduto in disparte con la titolare della Giustizia, Andrea Riccardi è stato quindi colto dai giornalisti mentre pronunciava una frase che recitava grossomodo: “Vogliono solo strumentalizzare… è lo schifo della politica… è la cosa che più mi fa schifo del fare politica… ma quei tempi lì sono finiti”.

Un’occasione servita su di un piatto d’argento per urtare la suscettibilità di tutto lo stato maggiore del Pdl, in particolare del capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto, che sbotta: “Se al Ministro Riccardi facciamo schifo può benissimo prendere definitivamente le distanze da noi dimettendosi“, richiesta appoggiata in pieno da Maurizio Gasparri: “Riccardi smentisca le parole inaccettabili attribuitegli stasera o si dimetta“.

A stretto giro di posta sono arrivate le scuse dell’interessato, che imbarazzato ha chiarito di avere buoni rapporti col segretario del Pdl e che le sue frasi sono state “estrapolate e forzate” nel corso di una conversazione privata, non ritenendo di dover aggiungere altro alla vicenda. Una posizione apprezzata da Gasparri, che comunque fa sapere che il partito “valuterà” le dichiarazioni riparatrici del ministro. Anche il titolare della Salute, Renato Balduzzi, ha voluto prendere le difese del collega ai microfoni di SkyTG24, affermando di essere stato coinvolto nella conversazione, e che le frasi di Riccardi sono state forzate e strumentalizzate, auspicando che il clima di relativa serenità politica non si guasti: “Una democrazia costituzionale come la nostra vive e può essere forte attraverso un rapporto buono e di fiducia tra mondo della politica e cittadini. Questo probabilmente è da ricostruire, e l’auspicio è che tutte le forze politiche riescano a cogliere fino in fondo questa opportunità”.

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Ma gli osservatori non possono fare a meno di sottolineare il grande nervosismo che si respira in casa Pdl, puntando il dito anche sulla visita che il numero uno di Mediaset, Fedele Confalonieri, ha fatto ieri al presidente del Consiglio, secondo alcuni per la vicenda dell’asta delle frequenze, il beauty contest. E come dimenticare l’altro gran polverone sollevato contro il ministro della Giustizia, criticata ancora una volta da Gasparri per aver di recente incontrato “due segretari su tre”, ossia quelli di Pd ed Udc. Una critica a cui finalmente Paola Severino ha deciso di rispondere, dicendosi comunque stupita: “E’ stato un incontro abbastanza casuale, non preordinato e tra l’altro molto breve, si è parlato e della vicenda dei due marò incarcerati in India, Alfano ne è stato informato”.

E’ comprensibile ed apprezzabilissimo lo sforzo del ministro Riccardi di smorzare sul nascere le polemiche, specie in questo momento di estrema delicatezza per l’Italia, ma chissà se qualcuno farà un sondaggio per testare gli umori della gente, probabilmente si scoprirebbe che la maggioranza degli italiani sottoscrive le sue parole, e senza scusarsene.

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