Colpaccio dell’Hellas Verona, che nel posticipo del trentesimo turno di Serie B ottiene una vittoria storica all’Olimpico, sbarazzandosi del Torino con 4 gol, frutto di una partita brillante e a senso unico.
Ventura sceglie Stevanovic e Oduamadi come esterni del 4-2-4, con Bianchi e Antenucci centrali; Mandorlini invece, si affida alla classe di Gomez e Lepiller, anche se la preparazione tattica del match da parte dell’allenatore dei veneti è assolutamente perfetta.
Il Verona infatti pressa alto ed imbriglia il centrocampo dei granata, che sono costretti a giocare sempre centralmente, non sfruttando così il gioco sulle fasce. Dopo una prima fase di studio, ci pensano Tachtsidis e Gomez ad aprire la scatola: il greco riceve palla dentro l’area e chiude il triangolo con un colpo di tacco, che mette l’argentino in condizione di battere a rete trovando l’angolo giusto.
In avvio di ripresa Ventura si gioca la carta Sgrigna, ma l’atteggiamento dei granata non cambia rispetto alla prima frazione: poca grinta e pochi spunti. Il Verona ringrazia e fa 3-0 con Gomez, che salta indisturbato in mezzo alla dormiente difesa torinista su u cross da calcio piazzato. In un match che non ha più nulla da dire, ci pensa Maietta a far strabuzzare gli occhi dei ventimila dell’Olimpico. Il centrale dei veneti vince un paio di contrasti, poi brucia in velocità Vives e Pratali, concludendo con uno splendido pallonetto alla Messi che si insacca alle spalle di Benussi. Il poker è reso meno amaro dalla rete del 4-1 firmata da Sgrigna nel finale.
Troppo poco per questo Torino, che crolla in casa per la prima volta in questa stagione e lo fa in modo clamoroso soccombendo al Verona sotto tutti i punti di vista e non riuscendo a rispondere al Pescara, adesso solitario in vetta alla classifica. La graduatoria sorride anche agli uomini di Mandorlini, che ritrovano il successo esterno dopo oltre tre mesi e scavalcano il Sassuolo al terzo posto. Con prestazioni del genere, la promozione diretta è alla portata.