Renato Balduzzi, il ministro della salute: maggior controllo sugli spot dei giochi

Il Ministro della salute Renato Balduzzi ospite in una trasmissione televisiva sul canale la Sette, ha parlato dell’allarme “gioco d’azzardo”, ossia del rischio che corrono molti giovani minorenni oppure anche soggetti deboli, dinanzi agli innumerevoli spot tv che ogni giorno invadono il nostro televisore. Un allarme quello lanciato dal ministro della salute sugli spot ponendo l’attenzione sul gioco e su quanto sia diventato pericoloso ogni giorno e sulla possibile e reale possibilità di creare dipendenza, che si scatena in molti individui spinti che dalla frenesia del guadagno, alla fine ne restano schiavi sottomessi.

Ha parlato di ludopatia, una vera patologia che scatena la voglia irrefrenabile di giocare nei soggetti che ne sono affetti. Il gioco d’azzardo secondo dati ufficiali raccolti dall’Organizzazione mondiale della salute, interessa il 3% della popolazione, una percentuale che dovrebbe far pensare e riflettere.

Spesso si pensa che con “gioco d’azzardo” ci si riferisca solo ai giochi da casinò; sbagliato, s’indica invece anche tutte le attività di gioco che scatenano una scommessa la cui vincita è dettata dal destino e dal caso. Una sensazione che incita nel soggetto affetto da ludopatia una scarica di adrenalina che invoglia il giocare a continuare senza sosta la sua attività di distruzione. Solo nel nostro paese si stima che ci siano circa 2 milioni di persone a rischio serio di ludopatia; un dato che non dovrebbe essere tralasciato. Il Ministro Balduzzi ha così continuato a parlare anche della necessità d’intervenire sulla regolarizzazione degli spot pubblicitari, che possono agire sulle menti malate di gioco, con effetti disastrosi per la loro salute.

Questa patologia così come molte altre dipendenze, implica delle cure e terapie di riabilitazione che devono essere valutate con una forte considerazione del problema. Buzzanti asserisce che esistono diversi metodi per limitare la pubblicità di questi giochi, magari inserendo delle clausole specifiche che interessano gli spot.

Continua affermando, che di tecniche ne esistono diverse, l’importanza sta nell’essere d’accordo tutti con questa teoria, che va a tutelare la salute di soggetti particolarmente deboli e o fragili che possano farsi in qualche modo soggiogare dagli spot innumerevoli e continui.

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