Con la benzina verde che ormai oscilla tra 1,80 e 2 euro, il malcontento degli italiani contro il “caro carburanti” sta crescendo proporzionalmente, una situazione ormai insostenibile su cui sarebbe giusto vederci più chiaro. Finalmente qualcosa si sta muovendo a seguito di un esposto del Codacons depositato in 104 procure italiane, che ha già provocato numerosi controlli della Guardia di Finanzia nelle sedi delle principali compagnie petrolifere a Roma, Milano e Genova. Gli uomini del nucleo di Polizia Tributaria hanno acquisito tutta la documentazione concernente origine ed andamento dei prezzi dei carburanti e delle loro variazioni, durante il periodo che va da gennaio 2011 a marzo 2012.
L’inchiesta è stata avviata dal procuratore capo di Varese, Maurizio Grigo, che ha dato mandato al pm Massimo Politi di disporre gli accertamenti, con le Fiamme gialle che inizialmente svolgeranno un’attivita’ di approfondimento per conoscere dettagliatamente i fattori che determinano i prezzi finali del carburante presso i distributori.
L’ipotesi di reato fa riferimento ad eventuali manovre speculative portate avanti per tenere alti i costi dei prodotti petroliferi, che da mesi sono alle stelle sul mercato nazionale. Lo studio dovrà determinare se i recenti aumenti di benzina e gasolio sono riconducibili legittimamente ad un particolare andamento del mercato, oppure sono stati pilotati tanto da configurare il reato di “manovra speculativa su merci”. Da notare che giuridicamente ci sono interessanti novità, in quanto le compagnie petrolifere vengono considerate alla stregua di fornitori di un pubblico servizio, inquadrando il loro prodotto come di “essenziale utilita’” ed assoggettandoli alle norme in materia, oltre che alle delibere dell’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato.
Per il Centro studi di Confindustria, il prezzo dei carburanti è salito ad un ritmo vertiginoso, toccando a febbraio il +18,0% annuo ed un +54,1% dall’inizio del 2009, cosa che ha provocato una diminuzione del consumo del 10,9% dal 2007 ad oggi.
Il Codacons intanto, oltre a denunciare, ha da tempo avviato una compagna per invogliare al rifornimento presso i distributori indipendenti, e fa sapere che già 230 mila utenti ne hanno usufruito: “E’ possibile oggi risparmiare fino a 10 centesimi di euro per ogni litro di carburante. Ciò significa un risparmio su base annua che può arrivare fino a 200 euro ad automobilista”. Si può quindi consultare l’elenco aggiornato delle cosiddette “pompe bianche”, ordinato per regione, collegandosi al sito web dell’associazione.