Stampi in silicone: forme, colori e praticità in cucina

Anche il mondo della cucina, come tutto il resto delle cose, è in continua evoluzione. Cambia, si rinnova, reinventa, crea cose nuove e racconta sempre di sé con profumi, colori e forme diverse.

A darci una mano per un tocco di originalità sono stati creati gli stampi dapprima in alluminio, con forme semplici, per poi evolversi fino ai giorni d’oggi usando il silicone alimentare come materiale di fabbricazione. Esso ha la caratteristica di essere molto malleabile come la gomma ma di essere anche molto resistente.

Questo tipo di silicone infatti resiste a tutte le temperature, da quelle alte a quelle basse anche alternativamente: tollera dai – 40° C fino ai 280° C, per cui è possibile passare tranquillamente dal congelatore al forno. Gli stampi possono essere utilizzati sia nel microonde che nei forni tradizionali – ventilati o statici – o in frigo o, come abbiamo già visto, anche nel freezer e resistono fino a 3000 cotture.

Altro bel vantaggio di questi simpatici oggetti è il fatto che si piegano a nostro piacimento, senza deformarsi. Sarà semplice quindi riporli anche in piccoli spazi, dopo averli piegati o arrotolati e, una volta presi, ritornano alla loro perfetta forma iniziale! Si possono inoltre lavare a mano ma resistono tranquillamente anche ai lavaggi in lavastoviglie.

La cosa che forse li rende davvero innovativi è il fatto che non assorbono odori e gli alimenti cotti in essi non cambiano né il sapore né le loro qualità organolettiche. Questo grazie al silicone platinico utilizzato che è alimentare al 100%, conforme alle leggi italiane e straniere in materia di materiali destinati al contatto con gli alimenti e quindi sicuro per la nostra salute. Per questo è bene affidarsi sempre a prodotti di sicura provenienza, che garantiscano l’origine della provenienza dei materiali utilizzati, diffidando dalle imitazioni.

E ora alcuni consigli per usare al meglio i nostri stampi. Importantissimo è il primo utilizzo: bisogna lavarli – a mano in acqua calda o in lavastoviglie – e, solo e soltanto per la prima volta, imburrare o oliare la parte interna per garantire la massima antiaderenza (poi non sarà più necessario) e fare almeno due “cotture a vuoto” – come si fa per le caffettiere nuove – magari usando un po’ di pane bagnato.

Siccome il silicone trasmette meglio il calore, bisogna “cambiare” leggermente il metodo di cottura: sarà sufficiente aumentare la cottura di 10 minuti e diminuire invece la temperatura di 10° C rispetto alle indicazioni delle ricette. Importante è comunque conoscere bene anche il proprio forno e dopo le prime prove avremo sicuramente ottimi risultati!

Sfornare i nostri capolavori sarà semplicissimo grazie alla flessibilità del silicone, ma meglio usare degli accorgimenti: nel caso di alimenti cotti (torte, muffin, etc.) meglio aspettare che si siano completamente raffreddati prima di tirarli fuori dagli stampi, mentre nel caso di preparati molli come ad esempio i budini, è preferibile farli rapprendere per un po’ in freezer.

Se dopo aver lavato gli stampi dovessero rimanere ancora unti, è sufficiente farli bollire in acqua per 10 minuti.

Abbiamo già detto che sono molto resistenti e che garantiscono fino a 3000 cotture ma questo solo se, naturalmente, i nostri stampi verranno trattati bene: non si devono usare oggetti appuntiti o taglienti – meglio invece se di plastica o legno – e non si devono avvicinare gli stampi a fiamme né poggiarli a diretto contatto con fonti di calore come ad esempio grill del microonde o piastra elettrica.

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