Vicentino compra 107 agnelli per salvarli dal macello

«Chi non ha mai visto gli agnelli giocare, non potrà capire fino in fondo la forza e la gioia che può dare la vita. Nascono con la luna piena di febbraio, restano nascosti fra le zampe della mamma qualche giorno appena, poi si scatenano nei saltelli più teneri che abbia mai visto. Per questo ho deciso di darmi da fare. Di salvarne quanti più possibile dal massacro pasquale. Di riscattarli dai pastori, dagli allevatori, dai macelli, dal mercato del bestiame. E poi sistemarli, per il resto della loro vita, in famiglie che li ameranno. Proprio come amiamo i nostri cani e i nostri gatti. Che differenza c’è?»

Sono le parole di Mariano Dalla Pria, un uomo di Grisignano di Zocco, in provincia di Vicenza, il quale insieme ad alcuni amici ha deciso di agire dinanzi alla crudele tradizione pasquale, acquistando 107 fra agnelli e capretti e salvandoli così da una morte crudele.

Fortunatamente il sacrificio degli agnelli è un argomento che sta interessando non solo gli animalisti, ma chiunque reputi questa tradizione un’usanza disumana e sebbene sia nettamente inferiore il numero dei cuccioli salvati in confronto a quelli che vengono uccisi, quest’anno ci consola il pensiero che almeno un centinaio di cuccioli non smetteranno di vivere dopo pochi mesi, ma passeranno il resto della loro vita con una famiglia che li accudirà.

Gli adottandi, hanno tra l’altro firmato un regolare contratto che attesta il loro impegno a prendersi cura dell’animale fino a sua morte naturale.

“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”.

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