Domanda finanziamenti imprese resta sostenuta

Tra le medie imprese in Italia c’è la percezione di una crescente difficoltà nell’accesso al credito. Ma in ogni caso, a valere sul futuro immediato, oltre la metà delle medie imprese è intenzionata a chiedere finanziamenti in banca con il fine non solo di coprire le esigenze finanziarie legate all’attività ordinaria, ma anche per mettere a punto nuovi investimenti o per rafforzare quelli che sono stati già avviati. E’ questa, in materia di accesso al credito, la fotografia che è stata scattata da Unioncamere e da Mediobanca con il Rapporto 2012 sulle medie imprese operanti nel nostro Paese.

Il Rapporto 2012 Unioncamere-Mediobanca ha tracciato anche il quadro relativo all’occupazione, con il 35% delle imprese che quest’anno farà ricorso agli ammortizzatori sociali. Trattasi di una percentuale sostanzialmente in linea con quella del 2011, pari al 37%, ed a fronte comunque di quasi un quinto delle imprese che, ai fini di salvaguardare l’occupazione, per l’anno in corso punterà su strumenti alternativi.

In particolare, il 17% delle medie imprese farà ricorso a misure di riqualificazione del personale, a modifiche dell’orario di lavoro, oppure ricorrerà ai contratti di solidarietà. Interessante è anche la dinamica rilevata nel Rapporto sulla dimensione delle imprese. Nel dettaglio, nel 2009 32 imprese da medie sono diventate grandi, mentre 39 hanno seguito la strada inversa. Così come, sempre nel 2009, in Italia ben 628 imprese da medie sono tornate ad essere piccole in ragione del fatturato e del numero dei dipendenti. Indipendentemente dalla dimensione, le imprese italiane dovranno quest’anno misurarsi, comunque, con uno scenario macroeconomico caratterizzato dalla contrazione del prodotto interno lordo nazionale e da pressioni sia dal lato dei costi di produzione, sia da quello fiscale.

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