Niente Sms, per la Protezione civile aumenti sul carburante per le emergenze. Ok dalle Regioni

Dopo aver apparentemente abbandonato l’idea di istituire una tassa sugli sms, il consiglio dei Ministri ha varato in via preliminare il progetto di riforma della protezione civile, che prevede anche una misura di rifinanziamento della stessa, utilizzando ancora una volta l’aumento dell’accisa sui carburanti. Viene così istituito un fondo a copertura di “spese impreviste”, mentre nel documento si dispone anche il trasferimento della flotta antincendio sotto la competenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, lasciando invece a quelle del Dipartimento il Centro operativo aereo unificato.

Il passaggio della norma è in particolare il seguente: “…il fondo spese impreviste… è immediatamente e obbligatoriamente reintegrato con risorse ordinarie e/o con le maggiori entrate derivanti dall’aumento dell’accisa sui carburanti, stabilita dal Consiglio dei Ministri in misura non superiore a cinque centesimi per litro”.

Ancora, in caso di una dichiarazione di “stato di emergenza” si conferisce anche alle Regioni la facoltà di aumentare l’imposta regionale sulla benzina di ulteriori cinque centesimi per litro. E  proprio dalla Conferenza delle Regioni, tramite il presidente Vasco Errani, è giunto oggi apprezzamento per il modo in cui il governo sta portando avanti la riforma, consultando gli enti locali interessati. Nel corso di un intervento presso l’aula magna della Facolta’ di Lettere e Filosofia dell’Universita’ Roma 3, con numerosi esponenti delle Istituzioni, Errani ha esternato anche soddisfazione per la revisione delle cosiddette “emergenze” a seguito di calamità naturali che devono “prevedere un tempo stabilito e determinato”, oltre alla questione dei “grandi eventi” che non rientreranno piu’ nei compiti del Dipartimento.

Errani ha sottolineato l’urgenza di ”regole comuni nuovi e comportamenti nuovi improntati ai criteri del rigore, della solidarieta’, dell’efficacia e della trasparenza”.

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