Pink slime: la poltiglia rosa dello scandalo alimentare americano

Ancora una volta ad essere sotto accusa sono le etichette alimentari. Questa volta l’indice è puntato sulla dicitura “100% carne bovina” stampata sulle confezioni di hamburger e carne tritata in genere, vendute negli Stati Uniti d’America.

La scoperta deriva da un’inchiesta condotta dal network Statunitense Abc News: i dati raccolti rivelano che ben il 70% della carne bovina tritata contengano scarti come tendini e cartilagini. Il fatto è particolarmente allarmante in quanto tali parti dell’animale vengono considerate potenzialmente pericolose poiché potrebbero essere venute in contatto con le feci dell’animale macellato.

Pink slime, ovvero poltiglia rosa, è il nome dato alla carne addizionale chiamata lean finely textured beef. La carne rimanente dalla macellazione, grasso a parte, viene lavata in ammoniaca, tritata finemente ed infine aggiunta in percentuali variabili al resto della carne macinata. Il procedimento seguito è del tutto legale ed è stato approvato a metà degli anni 90 dall’USDA – Dipartimento USA dell’Agricoltura – ma oggi, secondo Abc News, starebbe prendendo dimensioni preoccupanti.

I consumatori si dicono allarmati soprattutto perché la pink slime si trova in prodotti di primo prezzo ed in quelli usati anche nelle mense scolastiche, dall’altra parte le ditte produttrici si rifiutano di modificare l’etichetta della carne sottolineando che in fin dei conti gli scarti aggiunti sono pur sempre di manzo.

I colossi dei fast-food hanno già preso provvedimenti rinunciando all’utilizzo della poltiglia rosa, visti i precedenti problemi che avevano generato decine di casi di Escherichia coli.

In Italia, e in tutta l’Unione Europea, il problema riguarda più che altro il pollame e la carne di maiale poiché è fatto divieto di consumare il midollo osseo di manzo dopo i problemi avuti con il cosiddetto morbo della mucca pazza. Attenzione quindi a prodotti industriali come medaglioni di pollo, polpette, wurstel e in generale tutti quegli alimenti che prevedono l’utilizzo di carne tritata.

Per limitare i rischi, le soluzioni potrebbero essere quelle di servirsi direttamente dal macellaio che triterà davanti a voi la carne scelta, oppure dallo stesso produttore.

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