Google Play introduce le tasse nei prezzi delle applicazioni

In precedenza i prezzi indicati per i consumatori durante la navigazione in Google Play non comprendevano le tasse, il che significava che i prezzi fissati dagli sviluppatori per le proprie applicazioni non erano gli stessi che pagavano poi effettivamente i consumatori.

Google ora si sta adeguando ad un nuovo modello fiscale nei paesi che lo richiedono (tra cui anche l’Italia), in modo tale che i prezzi esposti agli acquirenti siano pari esattamente agli importi versati al checkout. Volendo farla semplice, prima i prezzi delle applicazioni non erano comprensivi di IVA, mentre da oggi lo saranno.

I prezzi fissati nella console Developer sono i prezzi effettivi che i consumatori pagano e gli sviluppatori che vendono applicazioni sono ora responsabili del calcolo di un prezzo finale che è comprensivo di eventuali imposte (come IVA), che sono applicabili nella valuta locale.

I paesi che si adegueranno a questo regime fiscale sono:

Australia
Austria
Belgio
Repubblica Ceca
Danimarca
Estonia
Finlandia
Francia
Germania
Grecia
Irlanda
Italia
Israele
Giappone
Lussemburgo
Messico
Paesi Bassi
Nuova Zelanda
Norvegia
Polonia
Portogallo
Singapore
Slovacchia
Slovenia
Spagna
Svezia
Svizzera
Regno Unito

La transizione verrà effettuata in automatico da parte di Google ma al momento gli sviluppatori possono rivedere i prezzi (che a rigore di logica verranno ritoccati verso l’alto per includere l’IVA del 21% del prezzo finale).

Per adeguarsi a questo regime è necessario procedere nel seguente modo:

Sotto ‘Pubblicazione opzioni’ nella vostra console Developer, selezionare ‘Riempimento automatico.’ L’aliquota fiscale fissata per il Paese in questione, verrà applicata automaticamente ai prezzi fiscali già esistenti. Per maggiori informazione visitare il sito: Supporto Google.

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