Dopo la sconfitta del partito di Angela Merkel in Westfalia le borse tornano in rosso e lo spread sale. L’implicita bocciatura della linea di austerità perseguita dalla cancelliera e le preoccupazioni per la situazione greca hanno influito negativamente sulle borse europee. Madrid e Atene subiscono il colpo più duro: -3,09%. Male anche Piazza Affari, che fa registrare un calo del 2,98%, dovuto anche alla diffusione dei dati sul debito record di Bankitalia: 1.946 miliardi di euro.
Intanto, il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, parla di “insofferenza per la dittatura dello spread”, vista come un ostacolo alle aspirazioni dei popoli. “I cittadini non accettano di pagare per scelte su cui non sono chiamati a decidere – prosegue Vegas -. E’ giunto il momento di affiancare alle manovre di risanamento scelte che possano garantire una crescita stabile”. Per il presidente Consob l’attività di Vigilanza deve essere indirizzata “verso i comportamenti maggiormente dannosi per l’intregrità dei mercati”; inoltre Vegas ha dichiarato che “l’innovazione finanziaria può essere positiva, ma legislatori e autorità hanno il dovere di evitare che si trasformi in un meccanismo che brucia i risparmi delle famiglie”.
Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi è risalito a oltre 430 punti e il dato si è ripercosso su quasi tutti i titoli italiani. Le perdite più gravi si sono registrate nell’ambito bancario: Unicredit perde il 3,70%, Mediolanum, invece, cede il 6,96% in asta di volatilità; in controtendenza Monte dei Paschi di Siena, che fa registrare rialzo: +0,92%. Bene l’asta dei titoli di stato: il Tesoro ha collocato oggi 3,5 miliardi di Btp a 3 anni, con scadenza entro marzo 2015, il massimo offerto. La domanda di titoli di stato era di oltre 5,3 miliardi. Il rendimento medio calcolato è del 3,91%, un valore in linea con l’asta tenuta nel mese di aprile.