Palermo: Lucia sta meglio, ma non sa della morte della sorella

Uccidere una ragazzina la cui unica colpa è quella di aver provato a difendere la sorella, morire ad appena 17 anni per mano di un ragazzo poco più che ventenne incapace di accettare la fine di una storia di amore: è l’assurda vicenda che arriva da Palermo. Protagonista incolpevole Carmela Petrucci uccisa a coltellate da Samuele Caruso, 22enne ex fidanzato di Lucia, la sorella della vittima, bersaglio della lucida follia dell’assassino, ora ricoverata in ospedale.

Gli inquirenti sono convinti che quello di Caruso non sia stato un raptus, ma un disegno premeditato, un piano che ha portato il giovane a uscire di casa armato di coltello e a recarsi sotto il palazzo dove abitava la sua ex ragazza: Samuele non riusciva a capacitarsi che Lucia l’avesse lasciato, nel luglio scorso; temeva che stesse frequentando un altro ragazzo: un pensiero ossessivo che è cresciuto nella sua mente fino ad armare la sua mano. 

Così Samuele Caruso ha aspettato sotto la loro abitazione le due sorelle: le ha intercettate mentre tornavano da scuola e lì ha messo in atto il suo folle proposito. Lucia e Carmela hanno provato a fuggire, hanno cercato di trovare riparo all’interno del palazzo, ma non ce l’hanno fatta: l’omicida ha colpito in maniera mortale la più giovane che ha provato a difendere Lucia. La 18enne è invece riuscire a resistere alla furia del 22enne: su di lei si sono abbattute venti coltellate, che non hanno spento la voglia di vivere della ragazza.

Lucia ora è ricoverata all’ospedale Cervello e le sue condizioni sono stabili: se la caverà, anche se ancora non sa che Carmela è morta, sacrificando la sua vita nel tentativo di difenderla dall’assurda gelosia di Samuele. Un ragazzo in cui l’amore si è trasformato in ossessione e infine in follia, cancellando i sogni di una 17enne e segnando per sempre la vita di una 18enne.

Impostazioni privacy