Eurogruppo, niente accordo sugli aiuti alla Grecia

“Facciano quello che devono, non ne va solo del futuro della Grecia, ma anche della stabilità dell’intera zona euro”: è duro il commento di Antonis Samaras, primo ministro greco, al termine della riunione dell’Eurogruppo nella quale non è stato trovato alcun accordo per gli aiuti da destinare al paese ellenico. 

Un incontro durato ben quindici ore e terminato all’alba: nessuna conferenza stampa al termine, a testimonianza che l’intesa è ancora molto lontana. “Non è stato possibile trovare un accordo, ci riproviamo lunedì”, il commento di Jean Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo: all’inizio della prossima settimana ci sarà quindi un nuovo vertice nel quale si proverà a trovare il bandolo di una trattativa, saltata per le resistenze della Germania.

In particolare i tedeschi, così come gli altri paesi dell’Eurozona, vogliono sapere con precisione l’entità delle misure che servono ad Atene per diminuire il debito: un passo inevitabile che serve poi a definire le cifre da portare ai rispettivi parlamenti nazionali. Sarebbero questi gli ‘approfondimenti di alcuni elementi a livello tecnico’ che hanno portato all’interruzione della trattativa nonostante l’Eurogruppo abbia identificato un pacchetto di misure credibili per contribuire in modo sostanziale alla sostenibilità del debito greco.

Inoltre, altro nodo da sciogliere riguarda la sostenibilità del debito greco, con l’Eurozona disposta a spostare di due anni i paletti di rientro e il Fondo Monetario Internazionale contrario a tale decisione. Infine, c’è da risolvere il problema della differenza di 15 miliardi che si è creata in seguito alla decisione di concedere due anni in più sul rientro del deficit. Nodi che si proverà a sciogliere lunedì prossimo, in un vertice che potrebbe segnare le sorti non solo della Grecia, ma dell’intera Europa.

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