Quanto ci costa Sanremo?

Tempi di crisi economica, anche durissima, ma non per tutti. E’ questo che si evince osservando i cachet dello staff di Sanremo, tra protagonisti ed ospiti vari.

Cominciamo da Fabio Fazio: il conduttore di “Che tempo che fa” per 5 serate da passare sul palcoscenico del teatro Ariston, si porterà a a casa 600mila euro, il corrispettivo di 6 mutui medi degli italiani. La Littizzetto invece si “fermerà” a poco sopra i 300mila euro.

Per gli ospiti c’è da dire subito che la modella di fama internazionale Bianca Balti, ha voluto non meno di 500mila euro per venire a Sanremo, nonostante ne avesse chiesti inizialmente ben 800mila. E di Bar Refaeli cosa dire? Che una bellezza del genere è rara, se non unica, ma anche lei sarà costata pressapoco quanto la Balti alla Rai.

Massimo riserbo anche sul tarifarrio di Crozza, protagonista del monologo contestato della prima serata di Sanremo, mentre, se passiamo agli ospiti minori, a Toto Cutugno sono toccati 20mila euro come gettone di presenza.

Ed ai cantanti in gara? Dai 17500 ai 45mila euro cadauno. Ed in più tutti i costi minori per orchestra, fonici e quant’altro, ed il mantenimento dei big e di tutto lo staff per tutta la durata di Sanremo.

Se ci aggiungiamo la convenzione da pagare al comune di Sanremo di circa 7 milioni di euro l’anno, arriviamo a 18-19 milioni, il 10% circa in meno del budget dello scorso anno.

Il totale comunque farebbe gridare allo scandalo di fronte alle difficoltà gravose dei cittadini e delle famiglie italiane di questi tempi (che hanno tra i vari tributi da pagare allo Stato, anche un canone Rai in costante ascesa appunto), ma per farlo bisogna vedere prima quanto la vendita di spot pubblicitari regali una copertura di tali spese attraverso l’auto-finanziamento. A tal proposito la pubblicità dovrebbe riuscire a coprire da sola l’80% circa delle spese totali della manifestazione.

 

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