Berlusconi ricoverato in ospedale, i pm: “Non è legittimo impedimento”

È ricoverato all’ospedale San Raffaele Silvio Berlusconi per il peggioramento dei problemi alla vista che lo affliggono da diversi giorni: lo affermano i suoi legali che hanno chiesto il legittimo impedimento per il processo Ruby. I giudici si sono ritirati in camera di consiglio per decidere se accogliere la richiesta della difesa dell’ex premier.

Il Procuratore aggiunto Ilda Boccassini ha preso atto della decisione, dopo aver chiesto in un primo momento che l’istanza fosse respinta perché i problemi di salute addotti da Berlusconi “non sono un legittimo impedimento”. Dopo la sospensione, il pm ha invitato il presidente del Tribunale a attivare “una turnazione della cancelleria”, in modo che si possa andare oltre le ore 17, orario in cui i cancellieri finiscono di lavorare.

La Boccassini ha parlato di una “escalation di certificati medici” come tentativo di far slittare la requisitoria dell’accusa: in un primo momento gli avvocati di Berlusconi avevano richiesto il legittimo impedimento per l’impegno del Cavaliere nell’ufficio di presidenza del Pdl a Roma e per un incontro con il presidente del Consiglio Mario Monti. Successivamente gli impegni sono stati rimandati, perché i problemi alla vista dell’ex premier si sono aggravati nella notte: così è stato presentato un certificato in cui si afferma che Berlusconi è affetto da uveite e che deve evitare l’esposizione a fonti di luce intensa.

La Boccassini ha rimarcato il fatto che Berlusconi si è  fatto visitare il 5,6 e 7 marzo e che i tre certificati medici non attestano un peggioramento tale da non consentire al leader del Pdl di essere presente: “Mi sembra un’escalation fatta apposta per non celebrare l’udienza”. Una posizione contestata dalla difesa del Cavaliere, secondo cui la Boccassini è mossa dalla ‘logica del sospetto”.

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