“Personalmente non credo che stiamo perdendo tempo”: è immediata la risposta di Giorgio Napolitano alle parole del sindaco di Firenze Matteo Renzi. Se sui giornali di questa mattina, il primo cittadino del capoluogo toscano aveva affondato il colpo parlando dei quaranta giorni passati dalle elezioni e sottolineando come “la Chiesa che non è un modello di speditezza è riuscita a organizzarsi velocemente”, quasi istantanea è arrivata la replica del Capo dello Stato.
Il Presidente della Repubblica in una dichiarazione rilasciata all’Università La Sapienza di Roma rispedisce al mittente le accuse di Renzi con una frase che non lascia adito a interpretazioni: “Non credo che stiamo perdendo tempo“.
Il bersaglio del sindaco di Firenze non era certo Napolitano, definito da Renzi “un’assoluta certezza per il Paese”: “Addossare le colpe della situazione di difficoltà al presidente della Repubblica è una barzelletta – le parole del primo cittadino -. Fa venire in mente le persone che vedono il traffico e danno la colpa ai vigili”. In effetti, l’obiettivo dell’attacco sembra essere più Bersani e la sua strategia di chiusura a un’alleanza di governo con il Pdl: “O si va a votare, ed io non sono certo spaventato, – afferma Renzi – altrimenti si fa un patto costituente da cui nasce la Terza Repubblica”.
Perché per Renzi, il Pd sta cercando di “prendere tempo” ed “eleggere un capo dello Stato che ci dia più facilmente l’incarico di fare il nuovo governo”: una scelta che il sindaco di Firenze non ha mai approvato e oggi lo dice apertamente. In Italia la situazione resta confusa, ma nel Partito Democratico la battaglia per la leadership è ufficialmente aperta.