Napolitano giura, poi spazio al Governo: ecco i nomi dei possibili premier

È il giorno di Giorgio Napolitano: dopo una delle settimane più difficili per la storia della Repubblica, l’Italia entra in una fase cruciale in cui verrà segnato il futuro politico del paese. Mentre Grillo annuncia dal suo blog la fine della Repubblica, il Capo dello Stato si appresta a giurare fedeltà alla Costituzione per il suo secondo mandato: il discorso del Presidente farà anche chiarezza su quali passi intende fare per dare un governo alla nazione.

Le intenzioni di Napolitano in realtà sono abbastanza note: mettere in piedi un esecutivo di grandi intese, il presidente non piace che si parli di inciucio, capace di assicurare all’Italia le riforme, istituzionali ed economiche, per uscire dalla crisi. Questo il ‘programma’, ora bisognerà trovare i nomi giusti per realizzarlo: in primo piano ovviamente la scelta della personalità che avrà l’incarico di guidare il governo.

Per la presidenza del Consiglio il favorito resta Giuliano Amato, ma il suo nome è inviso a una parte del Partito Democratico, così come all’intera Lega. Una serie di veti che potrebbero consigliare Napolitano di cambiare figura, puntando su Enrico Letta: il vicesegretario uscente del Pd già era stato in corsa per la poltrona di vicepremier all’epoca dell’insediamento del governo Monti.

Il rischio è che il suo nome sia troppo di ‘parte’, ecco allora che potrebbe spuntare l’identikit di un outsider, capace di mettere d’accordo le diverse anime che dovrebbero formare la strana coalizione di maggioranza: Napolitano pensa a Chiamparino, ma alla fine potrebbe spuntare anche uno tra Violante, Mauro e Quagliariello, tre dei quattro ‘saggi’ politici designati dal presidente, indiziati anche come possibili ministri.

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