Un’altra giornata di lavoro serrato per l’88enne Giorgio Napolitano, che con una forza ed una tenacia invidiabili da un giovane, continua a cercare di trovare una soluzione per il Paese.
Al termine dell’ennesima giornata di consultazioni lampo (terminata soltanto da pochi minuti), il Presidente della Repubblica sta vagliando le varie soluzioni e domani conferirà l’incarico di formare un nuovo governo, dopo 2 mesi di stupida attesa.
Il no del Movimento 5 Stelle ed il si convinto di Pdl e Monti erano scontati, il punto interrogativo restava sul Pd, che al termine di una direzione nazionale nella quale si sono riconfermate tutte quante le divisioni al suo interno (in merito noi di BlogLive abbiamo anche aperto un sondaggio verso tutte le nostre lettrici e tutti i nostri lettori), alla fine con 14 astensioni (della Bindi e dei giovani turchi) e 7 no (tra i quali quello della Serracchiani), è comunque passata a larga maggioranza l’intenzione di dare un pieno sostegno ad un governo di larghe intese, dopo le parole responsabili di ieri di Giorgio Napolitano.
Le consultazioni del Pd con il Presidente della Repubblica sono durate quasi 1 ora e mezzo, altro segno inequivocabile delle turbolenze interne al Partito Democratico, che sono state esposte nuovamente a Napolitano.
Quello che balza agli occhi è come Bersani e lo stesso Letta meno di un mese fa parlassero in toni completamente diversi uscendo dalle consultazioni, passando da un no convinto ad un governo di coalizione, ad un sì, seppur sofferto. Ma forse stavolta, visti i problemi urgentissimi del Paese, si è presa la decisione migliore.
Domani conosceremo il nome del nuovo Presidente del Consiglio incaricato, con Amato favorito, ma le sorprese restano dietro l’angolo.