Ieri Letta ha completato la sua squadra di governo, e la scelta di Michaela Biancofiore come sottosegretario alle Pari Opportunità ha colto di sorpresa parte del mondo politico di sinistra, lasciando una grande rabbia nel mondo omosessuale.
Il quotidiano La Repubblica oggi riporta alcune dichiarazioni del passato dell’onorevole Pdl:
“Chi va con i trans ha seri problemi”.
“Purtroppo qualcuno nasce con una natura diversa, tra l’altro una natura che non ti fa avere una vita facile”.
E il Corriere della Sera invece cita alcuni dei tweet di protesta, di cui la rete pullula da stamattina:
«Biancofiore disse: “Crisi? Ma se i bar sono pieni di gente! Alle 10 del mattino c’era la fila per il cappuccino, se uno ha perso il lavoro non sta al bar a prendere cappuccino e cornetto che costano 5 euro”».
«Biancofiore sottosegretario alle Pari Opportunità, lei che aveva detto che “Berlusconi è normale perché ama le donne” e “no ai matrimoni gay?”».
«Biancofiore sottosegretario? Quella che davanti al Tribunale di Milano ripeteva che Ruby era la possibile nipote di Mubarak? Non col mio voto».
Nel pomeriggio è arrivata la replica ufficiale della parlamentare del partito di Berlusconi:
“Essere oggetto di una discriminazione preventiva, ingiustificata, fondata su presunte dichiarazioni fuori contesto e malamente estrapolate, è certamente il modo migliore per cominciare ad occuparmi, come sottosegretario, di pari opportunità”.
“Non ho nulla da controbattere a coloro che mi criticano. Le associazioni gay non mi conoscono e quindi prima vedano i fatti”. Associazioni gay che in mattinata avevano, attraverso i propri canali ufficiali, espresso la proprio contrarietà verso una nomina che definiscono come un insulto verso di loro.