Raoul Bova torna in tv e debutta come regista per Come un delfino 2

Sognava di diventare un campione di nuoto, ma poi ha scelto di fare l’attore. Ora, dopo 21 anni di carriera, Raoul Bova è finalmente pronto a fare anche il suo debutto alla regia, dirigendo, per uno strano scherzo della vita, una fiction sul nuoto, il suo primo amore.

A due anni di distanza dal successo della prima serie, e dopo una serie di annunci e cancellazioni, arriva su Canale 5, la seconda stagione di Come un delfino, una storia dove il protagonista assoluto è lo sport, quello pulito, inteso come riscatto sociale, come un’occasione onesta di avere una seconda chance nella vita, ma anche il coraggio e valori forti come l’amicizia.

Quattro le puntate in onda da domani sera, delle quali Raoul Bova tornerà ad indossare il costume Alessandro Dominici, ex nuotatore professionista e allenatore di un gruppo di cinque ragazzi emarginati di una comunità minorile di Messina, cresciuti per strada, nell’illegalità e senza un punto di riferimento. Lo troveranno nel loro coach, un personaggio positivo – ispirato dal campione olimpico Domenico Fioravanti che ha detto addio all’attività agonistica per problemi cardiaci – che si impegnerà al massimo per riportare i suoi ragazzi sulla retta via. La prima stagione si era chiusa col sogno comune di avere una piscina in cui potersi allenare. Questa seconda serie, riparte sempre dalla Sicilia dove un attentato farà esplodere la piscina realizzata per permettere ai Ragazzi del Sole di allenarsi. Passato lo choc, Dominici deciderà di portare i suoi ragazzi a Roma. Ma anche qui le cose non saranno facili, e Alessandro dovrà difendere e proteggere i ragazzi dalle difficoltà e dall’ombra del doping che rischierà di rovinare il sogno per cui stanno lottando insieme.

Accanto a Raoul Bova ritroveremo Ricky Memphis nei panni di Don Luca, Maurizio Mattioli, Paolo Conticini, ma anche nuovi personaggi come l’affascinante giornalista interpretata da Giulia Bevilaqua, di cui si innamorerà Alessandro e un cattivissimo Tony Sperandeo. Nel cast, nel ruolo di Nazi, c’è Damiano Russo. In uno strana sovrapposizione di realtà e finzione, il funerale del personaggio da lui interpretato sarà il commiato ad un giovane talento, venuto a mancare proprio durante le riprese. A lui, idealmente, sarà dedicata questa fiction.

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