Matteo Renzi attacca Letta: “Imu cambiale pagata a Berlusconi”, come dargli torto?

“L’Imu è una cambiale pagata a Silvio Berlusconi”: Matteo Renzi torna all’attacco e mette nel mirino il presidente del Consiglio Enrico Letta. Il sindaco di Firenze dice quello che in molti all’interno del Partito Democratico, e non solo, hanno pensato negli ultimi giorni dopo l’approvazione della sospensione della rata di giugno dell’Imposta Municipale Unica: dare il via libera al non pagamento dell’Imu, in attesa di una revisione globale della stessa, è un acconto pagato dal premier nell’ambito dell’accordo di governo con il Pdl.

Un acconto che potrebbe rivelarsi salato, perché al di là del tentativo del segretario del Pd Epifani di dare meriti a tutto l’esecutivo, Berlusconi ci ha messo poco a rivendicare la sospensione dell’Imu come un successo suo e del suo partito e, visto il grande peso dato in campagna elettorale all’argomento, sono in molti a pensarla allo stesso modo.

Forse lo stesso pensiero ha portato Matteo Renzi, nel corso di un intervento a ‘Radio 24’, a criticare la sospensione dell’Imu voluta dal governo guidata da Enrico Letta: “L’Imu è una cambiale che si paga all’accordo con Berlusconi. Ritengo giusto abbassare le tasse, ma vorrei capire da dove partire: a Firenze abbiamo ridotto l’Irpef”.  Una contrarietà che il sindaco del capoluogo toscano spiega con la sua volontà di non vedere più il Pd stare a traino di Berlusconi: “Il problema non è se io voglio diventare segretario, ma cosa vuole fare il Pd: è in grado di esprimere le proprie idee o sta solo a rimorchio?”.

Una domanda legittima, che sembra avere al momento una risposta scontata e Renzi lo ha capito: la base democratica mal digerisce l’accordo con il Pdl e il partito può sopravvivere alla burrasca solo se dimostra di poter imporre le proprie linee guida all’azione di Governo, cosa che non è accaduta con la sospensione dell’Imu.

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