Vodafone – Termini: la nuova frontiera della pubblicità metropolitana

Si vocifera da qualche giorno su un accordo stipulato tra l’Atac, l’azienda dei traporti urbani di Roma, e la Vodafone per l’inserimento di logo e pubblicità della multinazionale su treni e segnaletica della metropolitana romana.

A quanto pare, tra un po’ avremo la pubblicità del colosso delle comunicazioni in ogni anfratto della metro della Capitale.

Un sacrilegio qualcuno potrebbe dire. Ma, in effetti, a fronte di una dilagante crisi economico – gestionale del trasporto pubblico, rivolgersi ai privati sembra il male minore o quanto meno l’unica soluzione per rinfoltire i bilanci dopo anni di sprechi e corruzione. Le aziende private, con l’ovvia urgenza del profitto, potrebbero fornire, infatti, il giusto slancio al trasporto cittadino migliorandone sensibilmente infrastrutture e servizi.
Una boccata d’ossigeno essenziale per una città perennemente congestionata dal traffico e che, per la sua importanza politica, storica e commerciale, raccoglie in sé una densità di popolazione decisamente superiore a quelle di tutte le altre città del paese.

L’annuncio ufficiale sulla neo collaborazione non è stato ancora diramato in attesa della definizione degli ultimi dettagli. Tuttavia, voci di corridoio vorrebbero l’entrata in vigore dell’accordo già per quest’estate con visibili cambiamenti all’interno delle stazioni. Prima fra tutti, la sostituzione della vecchia segnaletica di Termini, il fondamentale punto di snodo tra la metro A e la metro B, che adesso potrebbe riportare accanto al nome la scritta “Vodafone”.

Addio, dunque, ai secolari cartelli; le storiche scritte un po’ retrò e un po’ vintage che hanno contribuito a rendere Roma la città eterna. Anche la Capitale dell’Impero Romano dovrà adattarsi alla crisi e ai cambiamenti globali. Un colpo al cuore per i puristi dei beni pubblici che presto si troveranno ad indicare ad ignari turisti non più Roma – Termini per prendere un treno, bensì la fermata “Vodafone – Termini”.

Miei cari compatrioti romani, non pensate che la scure della globalizzazione colpisca soltanto voi. All’estero, gli accordi tra pubblico e privato sono ormai all’ordine del giorno.
E’ di un anno fa, ad esempio, l’accordo stretto a Madrid tra i dirigenti della metro locale e la Vodafone per la sponsorizzazione della linea 2 (la rossa) che dal settembre scorso ha preso il nome di Linea Vodafone assieme all’ex fermata simbolo della metro madrilena, Puerta del Sol, cambiata anch’essa in Vodafone Sol.

In ogni caso, il cambiamento non sarà imposto. L’amministrazione sta già programmando un periodo di prova per sondare la reazione di utenti e cittadini. In caso di riscontro positivo – reazione ampiamente auspicata per l’urgenza della crisi – si procederà ad estendere l’iniziativa anche alle fermate di Piazza di Spagna e Barberini. A incrociare le dita ci saranno anche altre grandi multinazionali pronte a proporsi per altre fermate ”blasonate”.
Mettere le mani su snodi molto frequentati da popolazione locale e turisti fa gola a molti e porterebbe alle casse dell’Atac una boccata d’ossigeno essenziale per un’azienda che conta più di 13 mila dipendenti, senza contare l’indotto. Secondo quotidiani locali, i proventi del patto commerciale con Vodafone frutterebbero un centinaio di migliaia di euro investibili per la riqualificazione d’infrastrutture e miglioramento dei servizi. Oltre al pagamento della pubblicità, l’azienda, tra le altre cose, sarebbe pronta a fornire gratuitamente il servizio Wi-Fi sull’intera area di Piazza dei Cinquecento. Sempre secondo i media romani, i prossimi ad entrare nel business potrebbero essere le multinazionali di Armani e Coca cola.

In attesa degli annunci ufficiali, il dibattito a riguardo si può dire tranquillamente aperto, auspicando che a questo vi partecipi quanto prima anche il neo sindaco, Ignazio Marino.

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