L’abitudine all’usa e getta dei beni di consumo, così come quelli di informazione, ha invaso gran parte della nostra autonomia di pensiero e di ragionamento.
Le nostre vite sono un continuo stabilire un’idea, un programma o una relazione che, se osano metterci in crisi, preferiamo buttar via come fosse un oggetto irrimediabilmente rotto e quindi inutile.
Solo due mesi fa Alessandro Zarcone, il direttore di Bloglive, era teso sul filo di questa riflessione: il progetto editoriale cui aveva dato vita insieme al suo socio Arduino Pascotto qualche anno prima, dopo aver visto una bella luce, era già decaduto. Non c’era altro da fare che chiudere il giornale.
I costi erano troppi e le entrate, giorno dopo giorno, erano sempre più deboli. A trentatré anni, se sei italiano, abituato a subire il danno ed essere chiamato bamboccione, la beffa è che non puoi permetterti il lusso di una crisi. Se poi lavori nel mondo dell’editoria, a queste condizioni, non c’è obiezione che tenga. Così a malincuore una sera, sfogandosi davanti una pizza tra amici, Alessandro annunciava che non poteva più permettersi una redazione.
Dopo quella volta, altri incontri in cui se ne continuava a discutere, questa situazione si è risolta in una scommessa. “Il 9 settembre ripartiamo” gli abbiamo detto io, Luca Carbonelli e Antonio D’Amore. Risate nervose, un po’ di adrenalina, scambio di sguardi accattivati dalla sfida.
La paura della caduta nel buio è stata l’ombra che ha accompagnato quel gruppo di amici fino ad oggi, tra un “rimandiamo tutto ad ottobre, anzi a gennaio” e un “basta, io lascio!”.
È stata però la paura di restare immobili che ci ha aiutato a prendere ogni giorno una decisione. Alcune sono state liberatorie, altre sofferte, altre ancora ci hanno tenute inchiodati a studiare fino a notte fonda, quasi a dormire sopra i nostri computer nel terrazzo di casa finché non ne veniva fuori qualcosa.
Grazie a queste decisioni abbiamo stabilito che Bloglive dovesse spogliarsi della sua veste blog e non avere più mezze misure: la sua seconda vita è rappresentata da un quotidiano completamente digitale, di tipo generalista, con particolare focus sulle notizie di attualità italiana ed internazionale.
Mantiene però il suo nome d’origine in conseguenza alla decisione di portare con sé tutta la sua storia, mentre il claim, “Il Giornale Digitale”, vuole suggerire appunto il suo re-start.
Il Giornale Digitale comprende cinque sezioni tematiche principali, ovvero Attualità, Lavoro & Innovazione, Sport, Cultura e Lifestyle, che sono coordinate rispettivamente da Salvatore Mammone, Mirko Ferrari, Mirko Cafaro, Alessia Di Raimondo e Laura Renieri.
Saranno le loro identità a dare una chiave di lettura alle breaking news dal mondo politico ed economico, agli aggiornamenti costanti su cronaca ed esteri, così come individuare argomenti di interesse per le aziende italiane, soprattutto PMI, imprese artigiane e associazioni di categoria, senza tralasciare l’impatto che l’evoluzione tecnologica ha sui mercati di riferimento.
Non ci identificheremo solo in un mondo di calciofili, ma ci piace l’idea che aprirsi alla conoscenza delle discipline sportive e alle sue delicate tematiche manageriali possa essere un modo per socializzarci alle migliori pratiche che il mondo dello sport si porta dietro, che non è fatto solo di competizioni, scandali e scommesse.
Ci aiuta meglio in questo compito il “salotto d’Italia” in cui si fa intrattenimento d’autore: l’eleganza e lo stile narrativo attraverso cui racconta le notizie la distingueranno dagli altri prodotti editoriali che si occupano di cultura e lifestyle, dove a parlare dei propri mondi saranno uomini e donne del XXI secolo.
Infine, per lasciare che l’anima di Bloglive portasse a maturazione il suo miglior lato blogging mentre il fiore del giornalismo germogliasse nel suo cuore, lo abbiamo aperto a editoriali prestigiosi, opinioni esterne, rubriche, storytelling, diari di bordo e interviste esclusive che hanno l’obiettivo di raccontare tutti i luoghi, prima di tutto mentali, in cui siamo calati, attraverso uno stile d’autore inedito e riconoscibile.
Così oggi, mentre vi diamo il buongiorno e iniziamo una nuova stagione, vorremo invitare anche voi a fare in modo che per una volta tanto settembre non sia il mese dei buoni propositi, delle diete mai iniziate e delle spine che continuano a fare male al fianco.
Noi vogliamo che questo mese rappresenti simbolicamente tutti quei progetti che fanno lo start, entrano in crisi e, anziché morire, accettano il re-start. Vorremmo che queste pagine rappresentassero sia tutte quelle persone in rinascita, sia quelle appena arrivate, proiettandole alla crescita.
Ci vorrebbe una nuova educazione sociale in questo senso, perché per esempio, grazie a Bloglive, noi abbiamo già imparato una prima lezione: l’ombra della crisi è prima di tutto una questione di atteggiamento.