Miyazaki, ‘Si alza il vento’ campione d’incassi

In Giappone è considerato il re dei film d’animazione, per noi è il Walt Disney del Sol Levante.
Hayao Miyazaki è il fondatore dello Studio Ghibli, casa produttrice di capolavori come Laputa – Castello nel cielo, La città incantata e Il castello errante di Howl, ma anche di molte serie storiche come Heidi e Lupin III.

Dopo aver ricevuto un Leone alla carriera, un Orso d’oro, e il premio Oscar per La città incantata, Miyazaki ha presentato alla 70esima Mostra del Cinema d Venezia il suo nuovo lungometraggio Si alza il vento.

In Giappone il film ha incassato già più di 10 miliardi di yen, circa 75 milioni di euro.
Inoltre, l’enorme riscontro di pubblico ha portato a un incremento delle vendite dei DVD dei precedenti film come Ponyo sulla scogliera e Il mio vicino Totoro.

Il titolo originale è Kaze Tachinu e porta su grande schermo il manga disegnato dallo stesso Miyazaki, a sua volta ispirato ad un romanzo di Tatsuo Hori.
Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, “Si alza il vento” racconta dell’ingegnere Jirō Horikoshi che progettò diversi aerei da combattimento impiegati dal Giappone contro gli Stati Uniti; velivoli equipaggiati con alcuni componenti realizzati proprio dall’azienda della famiglia Miyazaki.
Nel film si accenna anche al terremoto del Kanto del 1923, che nelle intenzioni dell’autore vuole costituire un parallelo con le recenti tragedie che hanno colpito il Giappone, dallo tsunami ai fatti di Fukushima.

miyazaki

Sorprende quindi che proprio durante la Mostra del Cinema, sia stato annunciato il suo ritiro.

Pur dichiarando di voler “lavorare per 10 anni ancora” ha poi aggiunto che il Il periodo “dei miei lungometraggi è chiaramente finito”.
Il maestro non starà comunque lontano dallo Studio Ghibli: “preferisco concentrarmi su altre cose negli anni a venire. Sarò libero, ma fino a quando potrò prendere la mia auto e andare agli studi lo farò. Quello che vorrei fare, lo farò”

Insomma, il Walt Disney nipponico non lascia completamente il suo lavoro, ma pensa che a 78 anni, considerando che ogni suo film richiede dai quattro ai cinque anni di sviluppo, è tempo di lasciare il campo ad altri e che lo Studio Ghibli “è in buone mani”.
Magari quelle del figlio Goro Miyazaki, che ha già firmato lungometraggi quali I racconti di Terramare e La collina dei papaveri.

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