Alfano: Lo stato protegge e assicura la realizzazione della TAV

Il governo in Val di Susa a sorpresa per ribadire che nessuno fermerà i lavori. Una visita a sorpresa, quella del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a Chiomonte con il capo della polizia, Alessandro Pansa, il neo prefetto di Torino, Paola Basilone, il presidente della regione Piemonte, Roberto Cota, e i sindaci dei due paesi coinvolti nel passaggio della linea ad alta velocità.

«Lo Stato protegge quest’opera, ne assicura la realizzazione e lo fa con tutta la forza dello Stato. Perché è il mestiere dello Stato difendere i propri cittadini, e difendere anche le opere che ritiene strategica, come questa (Tav, ndr). Opere che sono già cominciate e che non sarà consentito a nessuno di interrompere con la delinquenza e con la violenza». Le parole del Ministro dell’Interno confermano il pugno di ferro dello Stato in Val di Susa, e anticipano l’arrivo di duecento soldati previsto per il prossimo 10 di ottobre.

L’obiettivo è quello di difendere il cantiere per quel giorno, quando la talpa inizierà a scavare un cunicolo esplorativo di duecentoventi metri del tunnel geognostico della Torino – Lione, visti gli episodi di quest’estate di sabotaggio alle ditte impegnate nei lavori. Azioni che non sempre il movimento NoTav ha rivendicato, già diviso sulle strategie di lotta, ma deciso a respingere con fermezza la lettera delle nuove BR che spinge il movimento a fare un salto di qualità.
Sul fronte giudiziario sono aperti una sessantina di fascicoli contro le frange più estreme del movimento. Tra le accuse, anche Terrorismo con finalità eversive.

Impostazioni privacy