Governo in crisi: si cercano i numeri per un Letta bis

Mentre Berlusconi spinge tutto il PDL (neo-Forza Italia) verso le urne, Grillo vuole tornare al voto per fare un “governo a 5 stelle”, e anche la Lega Nord lancia la sfida del voto, sono tanti i senatori che vorrebbero (per molti e vari motivi) un Letta bis.
I lettiani sono mobilitati per cercare i voti al senato. Ogni singolo senatore vuol dire una possibilità in più per il rimpasto. Mossa molto difficile, e sono molti i dubbi che vengono sollevati, in primis: è possibile creare una maggioranza alternativa, mentre alcuni mesi fa i lettiani si agitavano dichiarando che “non c’erano alternative al governissimo”?

Ed è così che il “centro” ha un ruolo essenziale per lo “scouting” nelle file berlusconiane. Il ministro Mario Mauro sta contattando le truppe cielline, e pure Montezemolo sta cercando di creare una rete con le colombe del PDL, chiamando in causa persone come Lupi, Gelmini, Alfano, Quagliariello, Lorenzin.
E son proprio questi ultimi due che danno segnali di “distensione”, non aderendo a Forza Italia con parole di fuoco (replicate dalla Carfagna che ha dichiarato che “di fatto son fuori dal partito”).

Anche negli altri partiti la situazione è analoga. La principale motivazione che muove i dissidenti è la paura di non essere ricandidati, in caso di nuove elezioni. Paura che colpisce principalmente i nuovi senatori e deputati del M5S, anche se Grillo continua a “promettere” il voto per poi creare un governo a 5 stelle.
Anche Sel collabora nella creazione del nuovo governo, ma solo se ci sarà un programma chiaro, con “riforma elettorale”, e poi subito alle urne.

Urne che si fanno sempre più vicine, anche perchè i renziani nel PD sono in agitazione (Gentiloni intima “nessuno pensi a maggioranze scilipotiche”), e pure Civati avverte che il governo dovrà durare giusto il tempo per cambiare il Porcellum, e poi tutti al voto.

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