Telecom: in arrivo Sarmi, a.d. di Poste Italiane

Il prossimo cda di Telecom si riunirà il 3 ottobre sarà caratterizzata da una grande tensione e dalle probabili dimissioni di Franco Bernabè. Probabili perché sembra ormai velleitario il piano del manager di Bolzano che voleva un aumento di capitale da 5 miliardi di euro per rivitalizzare la società telefonica.

Quasi sicuramente no avrebbe trovato i numeri in consiglio, che si sarebbe spezzato quasi in due fra gli indipendenti, contrari soprattutto alla cessione del Brasile, e membri scelti dalla holding Telco. Quindi meglio dimettersi evitando gravi contraccolpi, come ha spiegato il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro «se Bernabè presenterà le sue dimissioni dalla presidenza di Telecom al Cda del 3 ottobre, lo farà anteponendo l’interesse dell’azienda al proprio».

In queste ore gli spagnoli di Telefonica, insieme ai soci italiani (Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Generali) di Telco, starebbero cercando una soluzione per la presidenza del consiglio. Il dossier sarebbe al centro, secondo quanto s’apprende, di incontri e contatti riservati. In queste ore, il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Massimo Sarmi, numero uno di Poste Italiane. Ma nella rosa dei potenziali successori di Bernabè c’e’ anche quello di Francesco Caio, neoresponsabile dell’Agenzia Digitale.
Tuttavia l’arrivo di Sarmi non sembra così semplice, infatti secondo indiscrezioni nel board di giovedì potrebbe infatti essere cooptato un nuovo consigliere, alla luce di due dimissioni: quella di qualche settimana fa di Elio Catania e quella quasi certa di Bernabè.

Inoltre l’arrivo di Sarmi non sarebbe così indolore sui vertici del gruppo, infatti l’attuale ad di Poste (primo direttore generale di Tim e nel 1998) cè abituato ad avere deleghe operative, quindi ci sarebbe qualche sovrapposizione con l’attuale ad Marco Patuano che proprio in questi giorni sta rivedendo il piano industriale dell’azienda.
È una partita ancora appesa ad un filo.

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