Un sottomarino emerge dal Duomo di Milano

Stamattina Milano si è sentita, per un attimo, una delle fortunate città ad affacciarsi sul mare.
Già dalle prime ore dell’alba i milanesi incuriositi provenienti dal Duomo, giungendo in prossimità di via Mercanti, hanno formato una folla accalcata su quello che sembra il relitto di un sottomarino. Da qui tutta una calca di gente impazzita, fotografi e giornalisti locali. Qualcuno ha azzardato a chiedere persino il numero dei feriti. La situazione era decisamente grave, tanto che le Forze dell’Ordine, compresi i Vigili del Fuoco, facevano parecchia fatica a gestire il caos. Addirittura un’auto di piccola cilindrata si trova ancora in bilico tra l’asfalto e il sottomarino.
Il relitto del sommergibile #L1F3 sembra ricordare da vicino il dramma della Concordia.

Tutto preparato nei minimi dettagli e difficile da credere come una finzione: in realtà è una trovata pubblicitaria di una compagnia assicurativa presente su quella strada, mirata a sponsorizzare una delle loro ultime campagne. In un periodo di profonda regressione economica, ogni mezzo è lecito per mantenere sempre attivo il proprio bilancio aziendale; sicuramente questo è tra i più originali e creativi e dal forte impatto mediatico.

Guerrilla marketing per farsi notare: la compagnia ha infatti lanciato una campagna innovativa e dal forte impatto. Inevitabile il tam tam turistico e dell’intera città di Milano, rimasta di primo acchito un po’ stordita nel notare un sottomarino in pieno centro storico.

A volte si chiede alle pubblicità di bucare lo schermo: stavolta si è riusciti a bucare l’asfalto e sicuramente la compagnia e il suo sottomarino non saranno dimenticati facilmente. Guerrilla marketing in grande stile che un settore tradizionalista come quello assicurativo ha tentato per far parlare di sè. La campagna pubblicitaria si chiama “tutto può accadere” e la compagnia assicurativa era la “Generali”.

[Credits photo Stephanie Barone e giornalettismo.it]

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