Roma e Lazio: il punto dopo la 7.a giornata

Solo una decina di giorni fa era stato fatto un parallelo della situazione di Roma e Lazio in questo avvio di stagione. Dall’analisi erano emerse due situazioni molto differenti: Roma travolgente e imperforabile, Lazio arrancante e poco incisiva. Ora, dopo ben sette giornate e con la pausa per le nazionali, si può analizzare a mente fredda e più approfonditamente la situazione.

“Devo tenere in considerazione tante cose ma un Totti così è fantastico, mi fa riflettere. Se il Mondiale fosse imminente, lo convocherei, senza dubbi.”
Queste le parole del CT Prandelli in previsione delle partite della nazionale dei prossimi giorni. In queste poche parole ha riassunto alla perfezione la situazione della sponda romanista del Tevere. Mister Garcia ha ridato vita a Francesco Totti, mai negli ultimi anni il capitano giallorosso era stato così in forma e così decisivo nell’avvio di campionato (i meriti però vanno riconosciuti anche a Zeman, che lo scorso anno ha rimesso in sesto il capitano con una preparazione dura, ma utile nel lungo periodo). L’allenatore francesce lo schiera in un ruolo non propriamente suo, in Spagna lo definirebbero “falso nueve” e lui, contro le previsioni di molti, ha risposto benissimo, adattandosi a schemi nuovi. Corre, segna e fa segnare, e il ritorno in azzurro non sembra più un’idea così lontana.

Oltre al rinato Totti Garcia ha i meriti di aver ridato sicurezza, solidità ed identità ad una squadra che troppo spesso era stata criticata gli anni passati. La difesa, colabrodo nelle scorse stagioni, è diventata un punto di forza (prima difesa del campionato con solamente un goal subito), il neo acquisto Benatia ha preso le redini del reparto e Castan ha trovato in lui un punto di riferimento crescendo ogni partita di più. Maicon è tornato sui livelli del triplete e Balzaretti sta conquistando la fiducia dei tifosi a suon di ottime prestazioni. Il centrocampo poi è il fiore all’occhiello della squadra: De Rossi, Pjanic e Strootman rappresentano il perfetto connubio tra tecnica e sostanza. L’attacco poi, aspettando il rientro di Destro, ha in Florenzi, Gervinho e Ljajic un parco giocatori validissimo. Ognuno di loro si adatta perfettamente all’idea di gioco in profondità del mister, vista la propensione a giocare negli spazi. E con un assistman straordinario come il capitano il compito di andare in rete è tutto in discesa

Situazione Lazio
“Siamo nel pieno di un processo. Ci sono diversi giocatori nuovi. Ci stiamo comportando bene, ma quando saremo al completo ci sarà più concorrenza, si creerà un ambiente in cui ogni giocatore dovrà dare di più. La fame è tornata, dobbiamo aumentarla e concretizzarla con i risultati”
Così ha parlato invece Petkovic dopo la sfida con la Fiorentina. La Lazio ha giocato finalmente bene, contro una grande squadra, e l’insicurezza e la mancanza di idee registrata nelle gare precedenti sembrano essersi dileguate. I tanti, troppi infortuni di inizio stagione sono stati il vero avversario dei biancocelesti. In questo periodo di piena crisi però un qualcosa di positivo c’è stato, basti pensare al giovane Keita stabilmente inserito in prima squadra guadagnandosi il posto con ottime prestazioni. Il tanto criticato Perea si è guadagnato la fiducia di mister e tifosi con buone partite, quello che ad oggi gli manca è solo il goal. E in fine la stella tanto attesa, Felipe Anderson, ha cominciato a giocare dando prova della sua classe. Il brasiliano non è ancora al massimo, ma la sosta gli consentirà di recuperare la percentuale di condizione che ancora manca per arrivare al 100%

Foto: sportemotori.blogosfere.it

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