Jorginho talento puro, futura stella della nostra nazionale?

Jorge Luiz Frello Filho, meglio conosciuto come Jorginho, nato a Imbituba nel 1991 ha già stregato tutti con la sua classe. Vanto della formazione di Mandorlini, con il Verona sta dando spettacolo in quest’avvio di campionato. Arrivato in Italia a soli 15 anni grazie al suo agente veronese, ha vissuto con un pò di difficoltà il primo periodo nel bel paese. Con un contratto che tardava ad arrivare aveva pensato di tornare in patria, poi a 16 anni la svolta: l’Hellas Verona lo tessera e per lui comincia il percorso che lo ha portato ad essere uno dei giocatori più ricercati della nostra Serie A.

Cresciuto nel vivaio degli scaligeri, vive le sue esperienze più importanti al torneo di Viareggio (con la maglia del Sassuolo) e poi nella Sambonifacese dove esordisce tra i professionisti e mette a referto una trentina di presenze, coronate da un goal. La convocazione in prima squadra gialloblu non tarda ad arrivare: il 4 settembre 2011 gioca la sua prima partita con la maglia dell’Hellas e da quel momento diviene un punto di riferimento per la squadra di Mandorlini, che arriva fino alla semifinale dei playoff di Serie B (persa poi col Varese di Maran).

L’anno successivo è assoluto protagonista della promozione in A degli scaligeri, con 41 presenze e 2 goal. Serie A che poi ha potuto ammirare tutta la sua classe a partire dal 24 agosto 2013 quando, giocando una buona partita nello scontro con il Milan, guida i suoi alla vittoria per 2-1.

Un centrocampista completo, bravo con entrambi i piedi e che può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo. Mandorlini riesce ad esaltarlo schierandolo mezzala (destra o sinistra) ma lui non disdegna nemmeno il ruolo del trequartista. Viene definito una via di mezzo tra Kakà, suo grande idolo, e Andrea Pirlo che per lui è “un campione vero, un giocatore di caratura internazionale”. Nonostante i paragoni eccellenti Jorginho rimane un ragazzo umile che, a detta del suo allenatore, in allenamento non si risparmia mai, dando sempre il 100%.

Grazie al trisnonno paterno, di Lusiana nel vicentino, gode anche del passaporto italiano, e lui è fiero di poter indossare la maglia azzurra. L’ex CT dell’under 21 Mangia lo convocò già per alcune partite e con molta probabilità presto lo vedremo nella nazionale “dei grandi“. Lui non nega il desiderio di indossare la maglia della nazionale maggiore, anzi:
“Mi sento italiano, sono italiano. E ho un unico sogno, giocare con la maglia dell’Italia e vincere il Mondiale”

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