È oggi, 16 ottobre, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione istituita dai Paesi Membri della FAO nel 1979. La data prescelta cade proprio nel giorno dell’anniversario dell’organizzazione, avvenuta il 16 ottobre 1945.
Questa trentaquattresima edizione è incentrata sui “Sistemi alimentari sostenibili per la sicurezza alimentare e la nutrizione”, tema caldo a causa delle infelici stime sulla popolazione. Si prevede infatti un incremento della popolazione mondiale, che raggiungerà circa i nove miliardi entro il 2050. È necessario dunque iniziare a riprogettare i sistemi alimentari utilizzati, per garantire a tutta la popolazione presente e futura quanto necessario per vivere.
Ma cosa sono i “sistemi alimentari”?
Sono tutti quei processi che riguardano la produzione ed il consumo di cibo, dalla semina alla commercializzazione, tenendo conto anche di lavoro, capitali investiti e nutrizione. Fondamentali sono gli studi su di essi per cercare di ridurre il loro impatto sull’ambiente, drastico in certi casi per l’enorme produzione di gas serra e per la diminuzione delle risorse idriche, spesso sprecate nelle fasi di lavorazione.
La GMA muove anche per portare l’attenzione sulla produzione agricola e sugli investimenti ad essa riservati dai governi, per avviare alla cooperazione economica e solidale i paesi in via di sviluppo, per rafforzare la lotta contro la malnutrizione, la fame cronica e la povertà.
A sostegno di questi nobili fini sono gli eventi che si terranno, durante l’arco della giornata, nella sede centrale della FAO, a Roma, dalle ore 14. Numerosi i dibattiti sul tema “spreco” e numerosi gli ospiti, tra cui il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino o il Vice Ministro degli Affari Esteri, Lapo Pistelli.
Dalle ore 18 invece, all’interno della sede di Eataly, si svolgerà l’incontro dal titolo “Primo non sprecare”, che proporrà pranzi e cene con soluzioni antispreco e la promozione di prodotti agroalimentari a chilometro zero. A presiedere questo secondo incontro, saranno tre chef internazionali, il colombiano Roy Salomon Caceres, l’albanese Fundim Gjepali e il cubano Lesmer Oquedo Curbelo, che mostreranno come preparare ricette con cibo di recupero e prodotti nazionali.
È in giornate come questa dunque, che bisogna ricordare che le nostre azioni influiscono non solo sulla microsfera della famiglia o del centro urbano, ma anche sulla macrosfera del globo. Insieme lo sforzo è minore ed il risultato più grande.