Premier League 2013: Lo United arranca, furbizia Eto’o

La Premier League 2013 è sempre più in discussione, anche se iniziano a vedersi i primi sprazzi di crisi e talento allo stato puro. Una giornata che non riserva particolari sorprese dal punto di vista della classifica e in cui praticamente tutte le gare sono state come da pronostico, fatta eccezione per lo United di Moyes.

I Red Devils ospitavano un Southampton esaltato in virtù dell’ottima campagna acquisti e reduce da quattro risultati utili consecutivi. A prescindere dai rivali, lo United era chiamato a vincere per cancellare il periodo grigio che sta caratterizzando la gestione Moyes. Al tecnico scozzese non è bastato il goal del solito Van Persie perchè all’ultimo il goal beffa di Lallana stabilisce la parità e fa calare il gelo sull’Old Trafford.

Dall’altra sponda di Manchester, il City cerca punti importanti ad Upton Park, contro un West Ham che ha avuto spesso modo di dimostrarsi ostico e cinico. Nulla può l’entusiasmo dei londinesi contro i due gol di Aguero e quello di Silva, che puniscono gli Hammers dopo che Vaz Te era riuscito ad accorciare.

Rimaniamo sempre nella capitale Inglese, ma all’Emirates, casa dell‘Arsenal capolista. Gli uomini di Wenger giocano un buon calcio contro un Norwich non in grado di resistere alle offensive dei Gunners. Così, Wilshere, Ramsey e due gol di Ozil regalano punti preziosi alla squadra, che adesso guarda le alte dall’alto. Inutile il gol di Howson per i Canaries, che sembrava poter riaprire la partita. Quest’anno la squadra principale di Londra sembra poter davvero recitare un ruolo da protagonista, a differenza delle ultime anonime stagioni. L’acquisto di Ozil è stata la ciliegina sulla torta, e con il ritorno a pieno regime di Ramsey la squadra gira davvero a mille.

Il Chelse, invece, ospitava il Cardiff allo Stamford Bridge. In un primo momento i ragazzi di Mou sono costretti a rincorrere i gallesi, che si portano avanti con Mutch, ma il Chelsea ha più fiato e supera ampiamente gli avversari con quattro gol, due di Hazard, uno di Oscar e uno di Eto’o. Il camerunense, finora deludente, si è finalmente sbloccato, mettendo parzialmente a tacere le voci di fallimento prematuro che già cominciavano a circolare. Prima del goal si è reso protagonista anche di una furbata degna del miglior Peirò: come il calciatore dell’Inter nella ormai celebre semifinale di Coppa dei Campioni del ’65, ruba il pallone dalle mani del portiere avversario, favorendo il pareggio di Hazard.

Il Tottenham va al Villa Park, dove ad attenderlo c’è un Aston Villa che gli Spurs hanno già superato in coppa. Il risultato premia nuovamente Villas Boas per 0-2 e i londinesi vedono sprazzi di luce fuori dal tunnel.
Il Liverpool, impegnato al St James’ Park con il Newcastle, spreca l’opportunità di portarsi in testa insieme all’Arsenal agguantando un pareggio con Sturridge nell’ultimo quarto d’ora.

In chiave salvezza, l’Hull City viene sconfitto dall’Everton, Stoke City e West Bromwich si dividono la posta in palio con un brutto 0-0 e lo Swansea stermina il Sunderland e lo condanna all’abisso dell’ultima posizione in classifica.

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