Il Milan riabbraccia un grande Kakà

La notte che tutti i tifosi rossoneri aspettavano è arrivata ieri sera: Kakà è tornato, e l’ha fatto nella partita più difficile, contro una delle squadre più forti del mondo, contro il giocatore più forte del mondo, Leo Messi.
Ricky, nonostante fosse reduce da un fastidioso infortunio, ha voluto a tutti i costi esser presente per questo big match di Champions League e ha tirato fuori una prestazione davvero importante, sotto un certo punto di vista quasi inaspettata.

Bastano solo 9 minuti a Kakà per indossare il suo “smoking bianco” e illuminare la notte di San Siro: uno-due con Robinho, assist al brasiliano e 1-0 Milan, con i connazionali che dimostrano di intendersi a meraviglia sul terreno di gioco.
E quando il Barcellona inizia a giocare e trova la rete del pareggio è proprio Ricky a dare l’esempio: non molla un centimetro e con uno spirito di sacrificio che stupisce gli 80.000 di San Siro si lancia alla rincorsa di ogni avversario, come se fosse un terzino qualsiasi, quasi a dimostrare una sorta di empatia tra Kakà e i tifosi rossoneri, che ieri nella coreografia pre-partita avevano riportato lo slogan “Keep calm and always fighting”.
Il brasiliano uscirà stremato dopo 70 minuti di qualità, con molte sgroppate e passaggi decisivi ma anche tanta quantità, che gli fa meritare gli applausi scroscianti dei tifosi rossoneri, in visibilio per la prestazione del loro numero 22.

La partita contro il Barcellona restituisce quindi un Milan sicuramente rigenerato, che a lunghi tratti è sembrata una squadra unita, lontana parente della squadra vista in questo inizio di stagione.
Sia chiaro, i rossoneri non hanno vinto la partita e hanno concesso al Barcà il 70% del possesso palla, ma ciò che è davvero da apprezzare è l’atteggiamento dimostrato durante i 90 minuti, con i giocatori milanisti sempre aggressivi e concentrati.
Il merito, oltre al nuovo modulo che copre meglio il campo, va dato proprio a questo Kakà, capace di calarsi nei panni di leader che tanto è mancato in queste ultime stagioni nello spogliatoio rossonero.

In zona mista infatti, non sono mancati gli elogi da parte dei compagni nei confronti del brasiliano, con Amelia, Muntari e De Jong che ne hanno lodato le qualità da professionista e l’esempio che Ricky dà ai compagni più giovani.
Anche mister Allegri è parso molto soddisfatto, commentando così la prestazione di Kakà:”Ha fatto una partita straordinaria, si è dimostrato il campione che è, sotto il profilo dell’impegno, del sacrificio. Per essere campioni non basta esserlo nei piedi ma anche nella testa. Kakà l’ha dimostrato ancora una volta e questo mi ha fatto molto piacere“.

Se Kakà confermasse l’ottima condizione fisica vista ieri sera, il mister potrebbe davvero prendere in considerazione un ritorno al 4-3-3, modulo che assicura più imprevedibilità offensiva e che con il brasiliano, Balotelli e El Shaarawy avrebbe tre interpreti straordinari e in Robinho un’alternativa di indiscusso valore.

I tifosi rossoneri non hanno mai abbandonato la speranza di poter rivedere il vero Kakà ed anzi, nonostante il ritorno del trequartista avesse suscitato scetticismo da parte di molti addetti ai lavori, dai tifosi non era mai mancato l’affetto incondizionato e smisurato. Proprio quell’affetto che Ricky non aveva mai trovato a Madrid e che ora trova a Milano dove si sente di nuovo a casa, amato e al centro del progetto, condizione essenziale per un ragazzo speciale come lui.
E allora welcome back Kakà, ora riprenditi il tuo Milan.

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