Ci lascia Lou Reed, il poeta del rock

La rivista Rolling Stone annuncia la morte di Lou Reed, all’anagrafe Lewis Allan Reed, prima leader dei Velvet Undergroung poi solista noto ai più per la splendida canzone “Walk on the wild side”.

Nato nel 1942 a Brooklyn, è ricordato da sempre per la sua inconfondibile voce, decadente e inespressiva; nato negli Stati Uniti da famiglia ebraica è diventato personaggio mediatico come “Dark Angel” per il trucco scuro e la giacca di cuoio.

Nel 1974 scrive “Kill your Sons” per esternare il dramma adolescenziale dell’elettroshock che avrebbe dovuto curare la sua presunta bisessualità.

Primo successo che lo inizia al mondo della musica è “The Ostrich” del 1964, ma il successo vero e proprio arriva con la formazione dei Velvet Underground nel 1966 con John Cale. A loro si aggiungono il chitarrista e bassista Sterling Morrison e la batterista Maureen Tucker. E’ Lou Reed il compositore del gruppo; finanziatore della band e copertinista del primo album è Andy Warhol.

Dopo la rottura con il gruppo Reed parte in sordina da solista, con un LP deludente, ma è David Bowie, presso la RCA, a voler aiutare uno dei suoi maggiori ispiratori producendo il secondo album Transformer.

Solo lo scorso aprile aveva ricevuto un fegato nuovo a Cleveland, ma non è servito e l’anima oscura di New York si è spenta oggi a settantuno anni.

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