La verità su Miss Italia 2013, tra sbadigli e gaffe

Sbadigli e gaffe: questi gli ingredienti di uno show davvero deludente. I dati Auditel si conoscono già: 970.000 telespettatori per uno share del 5,5%. Poteva andar peggio, ma il flop rimane ed il trend di Miss Italia 2013 è chiaro ed è negativo. Show stiracchiato fino al termine oltre l’una: l’elezione della Miss 2013, la siciliana Giulia Arena, è stata attesa in una sorta di agonia che ha accompagnato i telespettatori ed i presenti in sala fino alla fatidica incoronazione.

Un malcontento generale testimoniato dai poco lusinghieri commenti in rete, a partire da chi era presente in veste di giurato. Salvo Sottile ha twittato così a show terminato: “Ciao amici, è finita. Dio sia lodato“. E non occorrono commenti.

Gli hashtag #dismissitalia e #missitalia2013 – tra i più utilizzati ieri – sono stati il collante della lunga lista di tweet non benevoli rivolti verso lo spettacolo:

E giù con i commenti sul poco spazio riservato alle ragazze, la scenografia cupa e povera, i monologhi infiniti dei due conduttori, più Ghini che Bocci. E ancora, le gaffe della Chillemi – in difficoltà nel leggere i nomi delle concorrenti, con tanto di storpiature, interruzioni e risata finale per sdrammatizzare – commenti scontati da parte dei giurati e dichiarazioni da copione delle ragazze fatte parlare solo quando rimaste in tre in finale. Sì perchè di pensieri e parole da parte loro se ne sono sentiti pochi, nonostante si fosse detto che il concorso non avrebbe ridotto la figura femminile ad un oggetto in mostra (in risposta alle critiche avanzate nelle scorse settimane da Laura Boldrini, illustre assente in sala e criticata per questo).

Valorizzate le ragazze non sono state affatto e in quei pochi minuti concessi alle tre finaliste per dire la loro solo la vincitrice si è distinta per un commento quantomeno originale e segno di personalità. Le restanti, tra esitazioni e dichiarazioni scontate, hanno confermato che cambia la rete, cambia la conduzione, ma Miss Italia rimane sempre quello che è stata, anzi, peggiora.

Patrizia Mirigliani aveva dichiarato “sarà una Miss Italia Pop su La7” in occasione della conferenza stampa. A sipario calato di pop-olare ci sono stati solo i commenti della rete. Nulla più.
Eppure Mentana lo aveva previsto. Queste le sue parole: “non in linea con l’identità di rete“, riferendosi al trasloco del concorso in casa La7. E così ha ironizzato Roberto Tallei di Sky TG 24:

Molti i posti vuoti in sala, molti gli sbadigli, troppe le gaffe e tanto l’imbarazzo verso due attori rapiti dalle scene per essere catapultati in un palco non loro ed in un ruolo forzato. C’è chi ha detto “Non riuscirò più a vedere Mimì Augello con gli stessi occhi dopo oggi“, riferendosi al ruolo di Cesare Bocci ne Il Commissario Montalbano, o chi ha ironizzato: “Sarebbe stato meglio vedere Catarella al fianco di Ghini. Almeno sarebbero state risate assicurate“, sempre criticando Bocci in veste di conduttore. Chillemi impreparata, tenera al momento dell’emozione nel rievocare il 2003, anno della sua elezione, e sempre tenera nelle gaffe che hanno macchiato la sua conduzione dal principio alla conclusione dello spettacolo.

Sipario abbassato e niente applausi. Miss Italia 2013 non ha convinto, ha solo suscitato imbarazzo per uno spettacolo di cui tutti – o quasi – avrebbero fatto volentieri a meno.

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