De Blasio nuovo sindaco di New York: un italoamericano al Central Hall

É italoamericano, dunque, il nuovo sindaco di New York. Bill De Blasio ha conquistato la città e i suoi elettori con successo. Del resto il sangue del vincente scorre nella sua famiglia da molti anni, se si considera che il nonno originario di un paesino del Beneventano, agli inizi del Novecento aveva raggiunto la terra promessa aprendo una sartoria che ebbe un grande successo proprio a Brooklyn. Questo è stato uno degli elementi che sicuramente hanno influito nella vittoria alle elezioni. Si perché da italoamericano quale si proclama orgogliosamente, è deciso ad offrire nuova linfa allo spirito, ultimamente sopito a suo modo di vedere, della Grande Mela: più opportunità, più uguaglianza, più apertura.

Bill viene dopo Michael Bloomberg e soprattutto dopo Rudy Giuliani, altra figura di origini italiane. Viene cioè dopo chi ha dovuto affrontare la crisi economica del 2008 e chi prima ha tenuto le redini della città durante e dopo l’11 settembre. Rispetto a Giuliani però De Blasio offre qualcosa in più: la sua esperienza, la sua vita, la sua famiglia. Proprio quest’ultima ha giocato e giocherà un ruolo notevole tanto che sembra avere il carisma di un’altra grande famiglia americana che ha fatto la storia degli Usa, i Kennedy.

Ai giornalisti ha parlato un po’ in italiano e nel discorso di festeggiamento per la vittoria ha voluto omaggiare gli ispanici parlando anche in spagnolo: “Stanotte iniziamo a camminare come una sola città“. Dopo vent’anni la città si fa progressista e sceglie un democratico che non rinnega l’operato delle precedenti legislature (la criminalità negli ultimi anni si è notevolmente ridotta circa del settanta per cento) ma che vuole incarnare lo spirito di rinnovamento, speranza, voglia di fare che da figlio di migranti ha e vuole condividere proprio con quella città che ha cambiato le sorti di molti italoamericani.

Un pensiero l’ha rivolto all’Italia non solo ai parenti, amici e al paese d’origine che ha festeggiato la sua vittoria inviandogli anche dell’ottimo spumante con cui brindare in privato, ma a tutto il Paese: “Ho un debito di gratitudine. Farò tutto il possibile per aiutarla ad avere successo“. De Blasio vuole offrire un modello nuovo con cui affrontare le sfide del futuro economico e di rinnovamento generazionale ed etnico e l’esempio multietnico della sua famiglia ne dimostra la possibilità più vicina e concreta.
Che i giochi abbiano inizio.

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