Nella giornata di ieri ha debuttato in borsa anche Twitter, andando a fare compagnia ad altri social network quotati come Facebook e Linkedin.
Quello che si configura è uno scenario in cui i social iniziano ad essere parte integrante dei sistemi economici di vari Paesi, in questo caso in particolar modo degli Stati Uniti.
È incredibile con quale rapidità questi strumenti siano nati, abbiano raggiunto un livello di adozione di massa e siano approdati in borsa per poter raccogliere ancora più capitale da destinare alla crescita futura.
Se ci pensiamo era solo il 2004 quando Facebook fu fondata ad opera di Zuckerberg & co., ed era solo il 2006 invece quando Jack Dorsey lanciò l’innovativo sistema dei cinguettii. Linkedin è partito poco prima, nel 2003, ma parliamo di appena dieci anni fa.
In così poco tempo delle startup amministrate da ragazzini smanettoni e ambiziosi si sono sviluppate fino a diventare dei colossi del software e le colonne portanti di un’economia in difficoltà.
Fino a qualche anno fa ci si poneva domande del tipo “Quanto durerà questa moda dei social network?”, oppure “Secondo te è un fenomeno passeggero o è destinato a cambiare per sempre le cose?”. Ecco, a queste domande abbiamo finalmente una risposta e le quotazioni al Nasdaq e al NYSE di molte di queste compagnie segnano l’inizio di una fase di consolidamento.
I social network più popolari, sia quelli quotati che quelli non, hanno generato un effetto incredibilmente positivo sull’economia, basti pensare a quante persone lavorano per queste aziende, quante altre si occupano di social media nei dipartimenti di marketing di piccole e grandi imprese, quanti consulenti vivono di questo e così via.
Questi giocattolini, oltre ad essere diventate aziende affermate, hanno cambiato la composizione dei sistemi produttivi di molti Paesi, facendoli sbilanciare molto verso le attività di tipo digitale e facendo nascere molte sinergie, in particolar modo con il settore pubblicitario che già da tempo guarda ai social media come a un canale irrinunciabile.
Mi piace quando ogni tanto ci si prende un momento e ci si sofferma a riflettere sull’impatto di alcune innovazioni e sul loro percorso, nel caso dei social network da semplici siti per nerd a portali verso l’informazione, il networking, la pubblicità e molto molto altro.