«Stiamo insieme, staremo bene», la storia di un amore che vince sulla malattia

Angelo Merendino è un eroe? No, è un uomo innamorato, forse anche un esempio da seguire. Una persona che non si è rassegnata alla morte di sua moglie, e lo ha fatto in modo positivo. Con un progetto positivo. Angelo ha seguito la moglie Jennifer durante il decorso della sua malattia, e prima della malattia. Perché si sono incontrati, si sono innamorati e da fotografo appassionato del suo lavoro e di sua moglie Angelo ha immortalato ogni momento della loro storia, compreso il loro matrimonio al Central Park di New York.

Soltanto cinque mesi dopo il lieto evento, a Jennnifer è stato diagnosticato il cancro al seno: “Mi ricordo il momento esatto…la voce di Jen e la sensazione di intorpidimento che mi pervadeva. Quella sensazione non mi ha mai più lasciato. Non dimenticherò mai come ci guardammo negli occhi e ci tenemmo per mano. «Stiamo insieme, staremo bene»”, si dissero con lo sguardo fisso l’uno negli occhi dell’altra. Sono queste le parole che Angelo ha scritto sul suo blog.

Da quel momento l’uomo ha deciso di fotografare tutte le fasi della malattia, dai primi difficili momenti, dopo aver appreso la notizia, al taglio di capelli per nasconderne la caduta provocata dalla chemioterapia, fino agli ultimi e più struggenti attimi che inesorabilmente l’hanno avvicinata alla morte. A soli quarant’anni. Con queste foto Angelo Merendino ha voluto personificare la malattia nel volto di Jennifer.

Ed ora questo piccolo grande progetto fotografico è diventato un libro intitolato “The Battle We Didn’t Choose. My wife’s fight with breast cancer”, (La battaglia che non scegliemmo. La lotta di mia moglie contro il cancro al seno), anche scaricabile in ebook. Angelo Merendino ha inoltre fondato un’associazione no-profit in onore di Jen, “The Love You Share”, ai quali andranno i proventi del libro. Scopo dell’associazione è aiutare finanziariamente le donne che ricevono cure per il cancro al seno.

[Foto dal sito www.thefreethoughtproject.com]

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