Le prime foto del ‘tesoro di Hitler’ ritrovato

La notizia del ritrovamento di un nuovo tesoro nazista è di qualche giorno fa. La portata dell’ evento naturalmente storica e di respiro mondiale, dal momento che non capita tutti i giorni di riavere dal nulla (o meglio, dall’ appartamento a Monaco di Cornelius Gurlitt, figlio di quel noto mercante di quadri Hildebrandt Gurlitt che trafficava per conto del regime) circa 1500 opere di grandi maestri della pittura moderna, molte delle quali perdute da tempo o distrutte; per un valore di oltre un miliardo di euro. Insomma, la gioia per gli storici e amanti dell’arte.

Superati i primi momenti di sorpresa e soddisfazione, la vicenda ‘tesoro di Hitler’ è tuttavia solo all’inizio: non è passato inosservato che le autorità tedesche abbiano tenuto nascosto un ritrovamento avvenuto di fatto nel 2012 con la perquisizione a casa di Gurlitt e di cui si è saputo solo ora grazie al settimanale Focus di Monaco.
Aggiungiamo anche la complessa questione della restituzione delle opere ai legittimi proprietari/ eredi. Sono iniziate le verifiche su una parte delle stesse per stabilire se appartenessero a famiglie ebree espropriate o costrette a venderle. Nemmeno da escludere è l’ipotesi che alcune siano state acquistate regolarmente da Hildebrandt Gurlitt all’epoca.

Per facilitare questa operazione di riconoscimento, oltre alle evidenti pressioni mediatiche derivate dall’ aver celato un ritrovamento di due anni fa, sono state pubblicate le prime 25 foto dei quadri conosciuti solo da pochi giorni. Una goccia nell’ oceano, pensando che il patrimonio recuperato comprende più di 1400 opere. Ma almeno un modo per soddisfare la curiosità di vedere per la prima volta dipinti inediti di Marc Chagall, Henry Matisse, Otto Dix, Eugene Delacroix, Max Liebermann e August Rodin, oltre ad una stampa del vedutista veneziano Canaletto. Il piacere, per una volta, di ammirare opere autentiche dal passato e non falsi d’autore del presente.

Tutte le 25 opere sono pubblicate sul sito www.lostart.de

Impostazioni privacy